“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Pettinari scatenato in campagna elettorale
L’ex grillino annuncia un programma roboante per sconfiggere gli avversari ma anche le malefatte della criminalità nelle periferie come le “Squadre di Pronto Intervento Sociale”
Anche per Domenico Pettinari, vale la legge del secondo mandato, degli iscritti al Movimento 5 stelle, secondo cui, allo scadere i Consiglieri, non possono essere più ricandidati alle regionali e nemmeno possono essere ricandidati come Sindaco alle elezioni amministrative. Evidentemente al vice Presidente della Regione Abruzzo, questa regola non piace, come non stava bene all’altra ex Sara Marcozzi finita tra le file di Forza Italia, che presumibilmente la ricandiderà alle regionali del prossimo 10 marzo 2024. Ma a differenza dell’ex grillina di Chieti, Domenico Pettinari, non indosserà un’altra casacca, volerà più in alto: presenterà la sua candidatura a Sindaco di Pescara in alternativa sia a quella probabile di Carlo Masci, espressione del centro destra, sia a quella, ancora da definire, del “campo largo” con dentro PD, M5S, Azione, liste civiche e forse anche Italia Viva. Non poteva non candidarsi alla guida di Pescara, come ha dichiarato in un’intervista a rete 8, “dopo tanta insistenza tante richieste da parte dei cittadini soprattutto di Pescara”. Non a caso nel 2019 è risultato il Consigliere regionale più votato con quasi 10 mila preferenza, come ci tiene a sottolineare. Per lui l’attuale sindacatura di centro destra e la precedente di centro sinistra sono due facce della stessa medaglia che hanno fatto danni alla Città. E Pettinari di questi danni ne fa un lunghissimo elenco, a partire dalle inchieste giudiziarie, che coinvolgono anche esponenti politici, per finire al recente caos della raccolta differenziata a Pescara. Il cavallo di battaglia di Pettinari nella campagna elettorale, di fatto già iniziata, oltre alla mala sanità, sarà la denuncia del degrado delle periferie di Pescara, che lo ha visto addirittura impegnato in veste di sceriffo andare a scovare una centrale della droga in via Capestrano 15. Nel suo già vasto programma elettorale aggiunge anche una chicca, quella delle “squadre di pronto intervento sociale” che entreranno nelle case di periferia scortate dalla polizia. Non si limiterà a crearle, ma addirittura una volta Sindaco, Pettinari ci andrà di persona “anche e soprattutto di notte”, come ha dichiarato nell’intervista a Rete 8. La domanda che molti si porranno è come farà a svolgere l’attività amministrativa da Sindaco in modo consapevole, se la notte non dorme e va in giro a scovare malefatte nelle periferie?