“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Pescara, pareggio e passaggio
I biancazzurri fanno 2-2 col Pontedera e accedono al secondo turno playoff
Seppur con qualche patema, buona la prima per i biancazzurri che sfruttano la migliore posizione in campionato per superare il turno iniziale dei playoff pareggiando in casa contro il Pontedera. Risultato frutto di una carambola di emozioni in uno stadio Adriatico popolato solo da 3.603 spettatori, quota al di sotto del minimo sindacale per una partita secca nella città abruzzese. Presenti sugli spalti sin dai primi minuti di gioco i tifosi della Curva Nord, che avevano disertato i primi tempi delle ultime gare per protestare contro la società del presidente Sebastiani: sebbene la contestazione anche contro il Pontedera sia stata continua, l'apporto dei tifosi della Nord si è rivelato importante per spingere la squadra a conquistare questo primo traguardo. Il 2-2 contro la compagine di mister Canzi, solitamente sempre sconfitto contro il Pescara, è stato ottenuto al termine di un match partito decisamente in salita per i colori biancazzurri. Un pasticciaccio difensivo, infatti, al 4’ spalanca le porte del paradiso alla squadra ospite: prima Plizzari respinge con difficoltà una conclusione di Ianesi, il pallone resta in posizione pericolosa nell'area piccola dove Mesik, scivolato, cercando di spazzare l'area tira addosso a Milani quel pallone che poi carambola in rete. Una sorta di gollonzo per il Pontedera che ringrazia e porta a casa il vantaggio insperato. Il Pescara reagisce prima con rabbia, ma come spesso accade con la concitazione non si va da nessuna parte: il tempo per poter recuperare il risultato c'era tutto e gli assalti all’arma bianca producono solo una bella combinazione Merola-Floriani, chiusa in corner, e un tiro di Accornero dal limite ribattuto dalla difesa ospite. A questo punto il Pescara cambia atteggiamento e inizia a tessere quella tela del ragno con pazienza che porta a un equilibrio anche di possesso palla in campo. Dal 12’ al 34’ i biancazzurri si riassestano mentalmente per poi sferrare la zampata vincente. Milani prova a farsi perdonare per l'autogol e si proietta in attacco: il suo sinistro diretto in porta dall'interno dell'area del Pontedera incontra la deviazione di Espeche che innesca Cuppone che da ottima posizione è bravissimo ad avere il riflesso giusto per insaccare il pallone alle spalle del portiere Vivoli. Per Cuppone il primo gol dopo un digiuno che durava dal 27 gennaio. Passano solamente 3 minuti e il Pescara raddoppia: Floriani è un treno sulla fascia destra, cross basso sempre per Cuppone che riesce a mantenere basso il pallone impallinando Vivoli per il 2-1. Importantissimo per i biancazzurri andare all'intervallo col vantaggio acquisito. All'inizio del secondo tempo mister Canzi sceglie di inserire Delpupo, il miglior marcatore del Pontedera, mantenuto inizialmente in panchina: l'attaccante dimostra subito di essere capace di dire la propria in campo, seminando il panico in un paio di occasioni in area adriatica e al 67’ corona una sua grande progressione al limite con un destro, che non è il suo piede preferito, assolutamente imparabile per Plizzari. È 2-2. A questo punto mister Cascione inizia a correre ai ripari effettuando sostituzioni a centrocampo: il tentativo è quello di sostituire la qualità di Aloi e Tunjov con la quantità di Franchini e De Marco. Di lì a poco la premiata ditta biancazzurra produce solo una conclusione di Accornero dal limite, preda facile di Vivoli. Chi va vicinissimo al terzo gol, invece, è il Pontedera che a un quarto d'ora dal termine sfiora il vantaggio con Ianesi che chiude un triangolo con l'ex Ganz con un destro rasoterra che solo un miracolo di Plizzari riesce a bloccare in due tempi. Una parata che vale come un gol per il campione che difende la porta abruzzese: intervento che vale il voto 10 per Plizzari che salva il risultato con un intervento da ben altra categoria. Il Pescara si scuote rialzando la testa prima con un tiro a giro di Cangiano che passa non lontano dalla porta di Vivoli e poi con un destro di Accornero che avrebbe meritato di terminare in porta fosse solo per l'assist dello scatenato Floriani che fa il bello e il cattivo tempo sulla sua fascia. In pieno recupero la migliore occasione per il vantaggio dei biancazzurri: Cangiano supera un paio di avversari in velocità entrando in area avversaria e da posizione difficile conclude su Vivoli, ignorando Franchini in posizione migliore. Opportunità sciupata, ma non c'è tempo per altro perché la partita viene chiusa così dall'arbitro Costanza di Agrigento. Per il Pescara applausi di incoraggiamento da parte dei tifosi biancazzurri che saranno chiamati a tornare all’Adriatico già sabato per il secondo match dei playoff contro la Juventus Next Generation. Anche in questo caso gli abruzzesi saranno in vantaggio rispetto agli avversari, potendo passare il turno anche con un pareggio. Chissà se viaggiare a fari spenti, come sta facendo il Pescara di mister Cascione, potrà portare a qualcosa di buono: pochissime, infatti, le aspettative da parte dei tifosi, consapevoli di dover sostenere una squadra non brillante, ma di sicuro mentalmente normalizzata dalla cura del tecnico che ha portato solidità, una qualità non scontata dopo le montagne russe di questa stagione così fuori dalle righe.