“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Pescara, l'incubo continua
A Pesaro una figuraccia e 4 schiaffoni
PLIZZARI: c'era una volta un portiere difficile da superare. Oggi viene quasi messo alla berlina a causa di una difesa che ha più buchi di uno scolapasta. Inizia ad essere davvero difficile per lui vivere nella realtà biancazzurra attuale, nella quale passa per essere normale raccogliere 4 palloni nella propria porta in quel di Pesaro. Non ci sembra abbia sulla coscienza il risultato, ma per ovvi motivi siamo costretti a imporre una insufficienza. Voto 5
FLORIANI: partita non facile per i terzini che hanno a che fare con le veloci ali della Vis Pesaro in serata di grazia. Per lui una serata da incubo sull’out destro biancazzurro dove non riesce a difendere concretamente. Una sola grande azione da parte sua nel secondo tempo porta gli abruzzesi vicini al gol: il suo slalom e il successivo assist danno a Cangiano un'opportunità che si spegne sull'incrocio dei pali. Per il resto diversi errori in fase di appoggio ai compagni, segnale della paura con la quale la difesa del Pescara scende in campo da qualche settimana. Voto 5
PELLACANI: in campo con la fascia di capitano non lascia un buon ricordo allo stadio Benelli dove gli arrivano avversari da ogni dove, manco il Pescara avesse giocato contro il Real Madrid. Disastrosa la partita di entrambi i centrali, ma vista la sua esperienza, puntiamo il dito soprattutto contro la sua prova in un'area di rigore che doveva essere inespugnabile e invece è terra di conquista ogni settimana. Voto 4,5
MESIK: sarà stata anche la serata di grazia degli avversari, ma sicuramente il centrale biancazzurro ci ha messo del suo per consentire la festa dei marchigiani. Probabilmente a Pesaro cerchieranno in rosso la data del 18 febbraio, giorno in cui la Vis è stata capace di battere 4-0 il ben più blasonato Pescara. Tra qualche anno Mesik potrà dire ‘io c’ero’, ma non ricorderà con piacere la serata. Per il difensore anche l'occasione per segnare un gol nel finale, ma il portiere avversario Filippo Neri questa sera è più Uomo Ragno di Peter Parker. Voto 4,5
MORUZZI: una delle peggiori prove del terzino con la maglia del Pescara. In difficoltà sempre sulla fascia sinistra dove non riesce a mettere in mostra le caratteristiche che all'inizio del campionato erano saltate all'occhio. L'esterno predilige la fase offensiva a quella difensiva, ma difetta nei cross, uno dei fondamentali per chi ha voglia di arrivare sul fondo per servire pericolosamente i compagni in area avversaria: mai indovinati i traversoni, sempre troppo lunghi, troppo corti minati fuori dal campo. Voto 4,5
DE MARCO: gioca solo un tempo lasciando poi lo spazio a Dagasso che poi risulta essere il migliore del Pescara. La prima frazione di gioco è pessima da parte del centrocampista biancazzurro che non riesce in nessuno dei compiti ai quali è chiamato: nessuna copertura alle spalle e nessun filtro verso l'attacco. Fa fare un figurone a Di Paola, il capitano della Vis Pesaro, dominatore assoluto della mediana. Voto 4,5
SQUIZZATO: che non sia un giocatore di quantità ormai è cosa risaputa, ma che manchi totalmente anche di qualità è una novità. Anche per lui la gara dura un solo pempo perché mister Bucaro si rende conto che non ha né il passo né la cattiveria agonistica dei rispettivi avversari sulla linea mediana. Una vera delusione per i colori biancazzurri per i quali non dà l'impressione di voler lottare. Voto 4,5
MEAZZI: potremmo ripeterci rispetto a una settimana fa quando avevamo notato che nella posizione di centrocampista la sua resa non era stata positiva come quando utilizzato nel tridente d'attacco, ma si tratta della pura verità. La qualità e il passo del biondo esterno sono più vicini a quelli di un attaccante che a quelli di una mezz’ala. Spesso fuori dal gioco, tende ad accendersi solo nei pressi dell'area di rigore avversaria, ma questo non basta. Voto 4,5
MASALA: ha l'opportunità di mettersi in mostra in una partita abbordabile, almeno sulla carta, e spreca clamorosamente la sua grande occasione facendo capire ancor di più al grande pubblico l'importanza del mancante Merola per il gioco del Pescara. Primo tempo poco convincente per l'attaccante al quale non manca la vivacità, ma pecca in concretezza. Nel secondo tempo ha un pallone d'oro in area avversaria, dove è completamente solo, ma il suo tiro sembra strozzato e termina fuori sul primo palo quando avrebbe dovuto sicuramente mirare sul secondo. Voto 5
CUPPONE: non il solito Cuppone. Meno zanzara impazzita del solito, mister Bucaro se ne accorge e gli chiede di sedersi in panchina tra il primo e il secondo tempo. Nessuno spunto degno di nota per l'attaccante che ha fatto fatica a trovare gli spazi contro la difesa biancorossa ben messa in campo da mister Banchieri. Il grigiore generale pare aver avvilito anche lui. Voto 5
CANGIANO: primo tempo senza sussulti, poi nel secondo fa le cose migliori. Un gran tiro dalla distanza che impegna il portiere avversario e soprattutto un incrocio dei pali colpito a botta sicura sotto porta. Oltre alle difficoltà dovute alla crisi psicologica, il Pescara deve fare i conti con un pizzico di sfortuna che non gli consente nemmeno il gol della bandiera. Per lui una sufficienza che vuole essere di stimolo per fare meglio e con più continuità nel prossimo futuro. Voto 6
DAGASSO: è incredibile che un ragazzo con le sue qualità non riesca a trovare spazio nella formazione titolare pur essendo sempre uno dei più attivi in gara. Il suo ingresso, semmai la partita fosse stata ancora in bilico, avrebbe potuto cambiare le sorti del match. Di gran lunga il migliore dei biancazzurri, prova a colpire da ogni posizione con qualità: dalla distanza e di controbalzo colpisce una traversa che chiede ancora vendetta. Voto 7
FRANCHINI: inserito all'inizio del secondo tempo per cercare di arginare il centrocampo della Vis Pesaro, prova senza successo a erigere un muro che viene comunque scavalcato dagli avversari. Le cose migliori si vedono in fase di costruzione quando partecipa attivamente alla manovra nonostante la gara sia abbondantemente compromessa. Voto 5,5
SASANELLI: per la prima volta va vicino al gol con la maglia del Pescara. Si nota un tiepido fuorché dello sotto la cenere che fa ben sperare in lui per il futuro. L'occasione buona che lo vede protagonista nel secondo tempo, tuttavia, è negata dal portiere Neri che gli para un sinistro al volo a botta sicura da breve distanza sul primo palo. Quando la fortuna gira le spalle, non c'è Occasionissima che tenga. Voto 6
MILANI: in campo dal 56’ al posto di Moruzzi, non cambia le sorti della gara, partecipando alla totale umiliazione dei colori biancazzurri. È il caso che i giocatori che vanno in campo si prendano le loro responsabilità anche davanti ai 244 eroi arrivati da Pescara nonostante si stia facendo di tutto per spegnere la passione nei loro cuori. Voto 5
CAPONE: pochi minuti a disposizione per mettersi in mostra nel momento peggiore del campionato degli abruzzesi non possono essere giocati al meglio dal nuovo arrivato che fa ancora fatica a entrare negli schemi. Lui comunque una nota non prova neanche a metterla. Voto 5,5