“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Pescara divisa dal Ponte
Slitta a data da destinarsi riapertura del "Ponte sul Mare". Il progettista: potrebbero esserci danni strutturali
PONTE SUL MARE. PESCARA DIVISA A DATA DA DESTINARSI. E’ stato effettuato nelle prime ore della mattinata di ieri lo smontaggio della carena dal Ponte del Mare, aprendo due varchi su ciascuna rampa dell’asse ciclopedonale, due a nord e due a sud, da dove potranno entrare i tecnici del professor De Miranda per penetrare nella pancia del ponte stesso al fine di effettuare le verifiche necessarie per accertare l’agibilità della struttura, a una settimana esatta dal tremendo urto della draga, poi collassata su se stessa. L’operazione è stata eseguita da una ditta individuata dall’amministrazione comunale di Pescara e dotata delle attrezzature necessarie per raggiungere dalla banchina nord e sud la parte sottostante delle due campate. Nelle prossime ore il professor De Miranda giungerà nel capoluogo adriatico da Milano con i propri collaboratori e comincerà le proprie indagini che dovranno sciogliere il nodo circa le condizioni del ponte dopo l’incidente iniziando a dare una data circa la sua ipotetica riapertura al pubblico. Sperando per il meglio, e cioè che non ci siano danni alla struttura, Pescara resterà divisa tra le due sponde del fiume, almeno dal punto di vista pedonale e ciclabile. GUARDA LE FOTO.
GUARDA IL VIDEO DELL'INCIDENTE. Come ha ribadito il professor De Miranda, sarà necessario entrare nella pancia dell’infrastruttura per accertare che quell’urto non abbia determinato danni strutturali. Solo quell’esame consentirà di capire se per la riapertura al pubblico del ponte siano necessari o meno interventi strutturali e soprattutto si potrà quantificare l’entità sotto il profilo economico, fermo restando che il Comune di Pescara anticiperà le spese per poi recuperarle attraverso la pratica risarcitoria già aperta dall'ufficio legale. Nel frattempo stanno proseguendo anche le misurazioni topografiche da parte del geometra D’Ambrosio, sei al giorno, per individuare eventuali variazioni di oscillazione dell’antenna centrale, che rappresenta il perno dell’intero asse ciclo-pedonale.
Redazione Independent