“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Pescara: detenuto in permesso aggredisce un quindicenne ferendolo gravemente
Un adolescente che stava discutendo con l'ex fidanzata è stato colpito al volto con due pugni. L'aggressore era stato affidato ad una comunità di recupero
PESCARA: DETENUTO IN PERMESSO AGGREDISCE UN QUINDICENNE FERENDOLO GRAVEMENTE. ARRESTATO. Ieri mattina, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere a carico di M.B., pescarese di 28 anni, pregiudicato, che deve rispondere del reato di lesioni gravi. Nel pomeriggio del 2 ottobre, nella centralissima Piazza della Rinascita, si era reso responsabile dell'aggressione ad un quindicenne, colpito al volto con due pugni tali da provocargli una contusione cranio facciale e una frattura dell’orbita destra con una prognosi di trenta giorni.
All’indagato veniva contestata l’aggravante dei futili motivi perché, dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura, è emerso che il quindicenne stava semplicemente discutendo con la sua ex fidanzata, peraltro in presenza di altri amici, quando è stato affrontato dall'uomo che, in evidente stato di ebbrezza, aveva deciso di aggredirlo, asserendo di essere un amico di famiglia intervenuto in difesa della ragazza.
Quel giorno il giovane era a Pescara in permesso, essendo ristretto da alcuni mesi agli arresti domiciliari presso una comunità di recupero di Ortona (Ch) per una serie di reati (tentata rapina aggravata, ricettazione e porto abusivo di armi) commessi a Pescara nel luglio del 2016.
La misura è stata emessa dalla Corte di Appello di L’Aquila che, lo scorso 16 novembre, per quei fatti delittuosi lo ha condannato alla pena di tre anni di reclusione, revocandogli quindi il beneficio degli arresti domiciliari.
Redazione Independent