“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Pescara: anche Sel pessimista sul Bilancio: "Mattoscio aiutaci tu"
Il disavanzo è di circa 50 milioni di euro e c'è il rischio del dissesto. Previsti tagli al sociale per 300mila euro e nessun fondo per la cultura
PESCARA, ANCHE SEL PESSIMISTA SUL BILANCIO. L'alleato del Pd in seno al Consiglio comunale di Pescara Sinistra Ecologia e Liberà è pessimista sull'approvazione del Bilancio del Comune di Pescara 2015, già in profondo rosso e con un disavanzo strutturale di 50 milioni di euro. Il rischio, nonostante la dichiarazione di predissesto, è noto: il fallimento del Comune della Città più grande d'Abruzzo che prevede l'arrivo del Commissario e praticamente l'azzeramento di ogni decisione politica sul futuro di Pescara. "Dal giorno dell’insediamento - spiegano i vendolisti pescaresi - siamo stati costretti a fare i conti con una situazione economica dell’ente che giorno per giorno si è rivelata sempre più catastrofica. Fino ad oggi abbiamo chiesto sacrifici ai cittadini per cercare di rimettere i conti in equilibrio, tentando sempre di tutelare le fasce più deboli della società. Abbiamo aderito alla procedura di predissesto con un piano che prevedeva razionalizzazioni importanti delle spese senza tagliare i servizi e quindi colpendo soprattutto gli sprechi e le inefficienze e tutelando dalla elevata pressione fiscale i redditi più bassi. Oggi - aggiungono - con gli ulteriori tagli dello stato ai trasferimenti (2010: 32 milioni di euro – 2015: 2milioni novecentomila euro) e con i vincoli del bilancio armonizzato, tutto questo non è più sufficiente per cui la proposta che arriverà in aula prevede la riduzione della fascia di esenzione dell’iperf a soli 5.800,00€, un taglio al sociale di altri 300.000,00€ e l’azzeramento di tutti i capitoli di cultura, verde e turismo". Insomma una situazione praticamente da lacrime e sangue alla quale non è semplice trovare rimedio. "Le proposte fin qui emerse da altre forze politiche - continuano quelli del SEL - ci appaiono del tutto insufficienti, se non in alcuni casi demagogiche. E’ del tutto inadeguata la proposta di istituzione di borse lavoro di poche centinaia di euro al mese per qualche decina di persone. Sarebbe sicuramente più opportuno con le economie recuperate per tale finanziamento reintegrare in parte il fondo sociale per l’assistenza domiciliare agli anziani".
COSA FARE? Per Sel prima fra tutte le soluzioni indicate c'è la sospensione della votazione del bilancio qualora intervenisse l’approvazione del Decreto Enti Locali in sede di Consiglio dei Ministri o lo slittamento ulteriore dei tempi per la rinegoziazione dei mutui da parte della Cassa Depositi e Prestiti in modo da consentire a tutti di approfondire ulteriormente la situazione. nel frattempo ci sarebbero delle soluzioni per tutelare le fasce più deboli della società ed evitare il default: Riduzione della fascia di esenzione dell’addizionale Irpef a non oltre 11.661,52; rinegoziazione dei mutui e dalle altre evenienze possibili con il Decreto Enti Locali; Ripristino di almeno in parte i fondi su cultura, verde e turismo attraverso le eventuali economie derivanti dal Decreto EE.LL. dalla tassa di soggiorno; appello alla Fondazione PescarAbruzzo e al suo Presidente per intervenire economicamente sulle principali manifestazioni della città su indicazione e proposta del Comune di Pescara, del suo Sindaco e del suo Assessore.
Redazione Independent