“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Pescara a te, Bruno Guerri!
Confermato il consulente d'immagine della Città di Pescara. Stipendio dimezzato: solo 45 mila euro l'anno
PESCARA BRUNO GUERRI - Potremmo aprire questo articolo con un bel «Ma va?». Giordano Bruno Guerri è stato infatti confermato consulente d'immagine della città di Pescara. Ma che sorpresa. Questa volta, però, bisogna dire che l'Amministrazione comunale ha fatto le cose con intelligenza. Sì, perchè per far vedere che la Giunta Mascia agisce in maniera trasparente e non assegna gli incarichi a caso, magari agli amici degli amici, è stato bandito un concorso pubblico. Solo che questo concorso, come spesso accade in situazioni del genere, era di fatto cucito ad hoc per l'attuale presidente della fondazione del Vittoriale. «Ecco, lo sapevo - dirà, a questo punto, qualcuno dei nostri lettori - A questi di Abruzzo Independent non va mai bene nulla». E no, tesori belli, non lo diciamo noi, ma i numeri; su circa 20 candidati, solo il prof. Guerri è risultato in possesso di un requisito fondamentale: «Il soggetto incaricato - si leggeva nel bando - avrà il compito di caratterizzare l'immagine di Pescara attraverso lo svolgimento di attività culturali di elevatissimo livello, che ne esaltino le caratteristiche di Città Dannunziana». In pratica, da Palazzo di Città si cercava un esperto del Vate. E tutti sappiamo quanto il buon Giordano sia appunto un grande conoscitore di D'Annunzio. Sostanzialmente, il sindaco e i suoi collaboratori hanno deciso di "ufficializzare" una collaborazione che già era stata posta in essere da un anno, facendo vedere che si passava attraverso una selezione rivelatasi, giocoforza, "farlocca". Nella nota dell'assessore Porcaro che annuncia il conferimento dell'incarico a Guerri non vengono mai citati i nomi dei "18 candidati", ma noi siamo riusciti a scovarli, e abbiamo sgranato gli occhi: ci sono personaggi di qualità come Igino Creati, organizzatore del Premio Penne, Antonio Zimarino, pittore e storico dell'arte, Giacinto Di Pietrantonio, direttore della galleria d'arte contemporanea di Bergamo, Pierluigi Sacco, docente di Economia della cultura dall'università Iuav di Venezia, Anna Maria Elena Giammarco, docente dell'università D'Annunzio, Fabio Poggiali, attore e regista teatrale ed il giovane Giovanni Di Iacovo, scrittore, assistente universitario e consigliere comunale, ma nessuno è un super esperto del nostro Gabriele. Peccato.
L'AMMISSIONE DELL'ASSESSORE - D'altronde, l’assessore alla Cultura Giovanna Porcaro lo ha ammesso chiaramente: «A far propendere verso tale scelta è stata soprattutto la specializzazione del professor Guerri nei confronti della figura e dell’opera di D’Annunzio, una specializzazione non rintracciabile nei curricula degli altri candidati, nessuno dei quali ha evidenziato competenze e titoli scientifici comparabili a quelli del professor Guerri». La Porcaro ha già avuto un primo incontro con Guerri per delineare gli indirizzi inerenti l’organizzazione, in particolare, della terza edizione del Festival Internazionale Dannunziano, che sarà dunque il secondo sotto la direzione dello stesso professore. L'assessore ha poi aggiunto: «“Pescara, com’è ben noto, da due anni e mezzo sta caratterizzando la propria immagine attraverso lo svolgimento di attività culturali di elevatissimo livello che ne esaltino le caratteristiche di ‘Città Dannunziana’ e ne valorizzino il patrimonio naturale e immobiliare dedicato a tale finalità, a partire dall’Aurum. Accanto a rassegne come il Festival Dannunziano e il Premio Flaiano, intendiamo ideare e creare eventi nazionali e internazionali destinati a fare di Pescara un centro di riferimento culturale in continua crescita, valorizzando e promuovendo le eccellenze pescaresi». Stiamo cioè facendo riferimento a ciò che l'anno scorso è stato denominato "Pescara Tener-a-mente", con un'intuizione tanto semplice quanto disarmante: riunire tutte le storiche rassegne pescaresi che si erano sempre tenute l'una staccata dall'altra e creare, così, un mega cartellone estivo che - lo diciamo senza ipocrisia - ci aveva convinto. Peccato solo per la farsa del concorso, ma in un certo senso era un atto dovuto e, fondamentalmente, non si può dire più di tanto al riguardo.
L'OBIETTIVO DANNUNZIANO - Chiudiamo con l'obiettivo del prossimo Festival Dannunziano, ancora nelle parole dell'assessore Porcaro: «La rassegna dovrà trarre forza da alcuni eventi riconoscibili in termini di brand; poi dovremo puntare su un format ‘compatto’, ovvero eventi circoscritti in un periodo temporale ben definito per evitare dispersioni. Infine vogliamo garantire il massimo coinvolgimento di imprese pescaresi nell’allestimento degli eventi, scegliendo come location non solo l’Aurum, ma anche le altre strutture eventualmente idonee presenti in città. Su tali linee abbiamo trovato un accordo unanime con il professor Guerri». E' bene sottolineare che il compenso di Guerri verrà (fortunatamente) ridotto: da 90mila euro pagati l'anno scorso dal Comune, si scenderà a 45mila. In pratica, il cachet sarà dimezzato. Intanto da Giordano Bruno Guerri non è giunto alcun commento ufficiale. Sarà troppo impegnato a smaltire l'emozione per l'inattesa conferma?
Federico Di Sante