“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Pescara, Forestali sequestrano un'aera di 500 metri quadrati a Colle Orlando
Tre persone sono state denunciate per aver bruciato rifiuti pericolosi
I militari del Nipaaf del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara hanno posto sotto sequestro un'area di 500 metri quadrati a Pescara in località Colle Orlando. I carabinieri hanno dato esecuzione del decreto del Gip, la dott.ssa Antonella Di Carlo, e denunciato due imprenditori titolari dell’area e un loro dipendente, tutti residenti fuori città, per abbandono e abbruciamento di rifiuti con conseguente incendio boschivo. Le persone, secondo quanto ricostruito, utilizzando il sedime di una villetta ancora in costruzione, di proprietà di una ditta romana, vi accumulavano rifiuti di vario genere, anche pericolosi, presumibilmente derivanti da lavori edili e da sgombero di cantine. L’indagine è iniziata nella primavera scorsa su segnalazione di alcuni abitanti del posto, che avevano segnalato la presenza di una discarica con fuochi accesi nella pineta, permettendo così di scoprire una sistematica attività di trasporto con furgoni e abbandono di rifiuti e il loro costante abbruciamento in un contenitore di acciaio. Sul posto sono stati trovati cenere e residui bruciacchiati di materie plastiche, posto nello stesso giardino della villetta non ancora terminata, pericolosamente quasi a contatto con la vegetazione della pineta circostante. Gli stessi Forestali, in servizio nel mese di giugno all’ultimo piano della Procura di Pescara, hanno avvistato un pennacchio di fumo provenire proprio da quel terreno, ben visibile in linea d’aria, ed hanno dato l’allarme ai Vigili del Fuoco di Pescara, prontamente intervenuti, scongiurando il pericolo, visto che le scintille erano saltate dal braciere e stavano innescando un altro incendio della pineta. I responsabili degli illeciti, puniti dal Decreto Ambientale del 2006 e dal codice penale, ora rischiano delle condanne complessive fino a tredici anni e mezzo di carcere e un’ammenda fino a 26.000,00 €, se dovesse essere confermata la presenza di rifiuti pericolosi. Ancora una volta” ha dichiarato il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, “è stata dimostrata la pericolosità, non solo per l’ambiente, di una pratica illecita, come quella di bruciare i rifiuti abbandonati, che fa male, con i suoi miasmi, anche alla salute umana”