“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
QUALE FUTURO PER VILLA RASPA? All'interno della nostra regione e della provincia di Pescara, il Comune di Spoltore ha subito uno sviluppo demografico eccezionale, e per molti versi senza precedenti come Montesilvano. Dal primo censimento del 1861, quando gli abitanti erano appena 4.461, il comune è balzato a 15.417 del 2001 fino ai 19.182 del 2014. Pescara, che pure ha avuto un incremento demografico esplosivo dalla sua unificazione con Castellammare Adriatico fino al 1981 (131.330 abitanti), quasi in coincidenza col boom demografico di Spoltore, ha avuto un assestamento della popolazione residente, se non addirittura un calo ( 122.236 ab. del 1991 e 117.166 del 2011). La maggior parte del movimento migratorio verso Spoltore, però, non ha interessato il centro storico rimasto pressoché stabile, ma soprattutto la frazione di Villa Raspa che praticamente è un tutt'uno con Pescara. La stessa home page del Comune infatti dice: "La cultura locale, fatta eccezione per per i primi nuclei di abitanti colà installati, oltre un secolo fa, risente dell'influsso di quella pescarese anche nella forma dialettale del linguaggio parlato (che per la verità sta pure scomparendo nd)". Pertanto la frazione si configura, conclude la nota, "come quartiere periferico della stessa città e non già come nucleo culturalmente affine a e legato a Spoltore". Per queste ragioni la stragrande maggioranza della popolazione di Villa Raspa, in occasione del referendum sull'unificazione dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore presumibilmente ha votato massicciamente per l'unione nella speranza di essere meglio rappresentata dal capoluogo. Questa sensazione di estraneità dal centro storico che gli abitanti della frazione avvertono, si è evidenziata più volte per esempio con le inondazioni di Fosso Grande (corso d'acqua che separa Spoltore da Pescara), la cui manutenzione non è solo di competenza di Spoltore, ma anche di Pescara come lo stesso sindaco Di Lorito ha tenuto a precisare: " la manutenzione di Fosso Grande non compete solo al comune di Spoltore". Non è facile prevedere se la futura Pescara Nuova, se mai verrà realizzata, sarà a vantaggio di Villa Raspa oppure se l'emarginazione continuerà ad aggravarsi con l'unione o annessione che dir si voglia al capoluogo. Ha certamente qualche ragione il sindaco di Spoltore quando manifesta dubbi sulla fusione con Pescara perché, dice, tra l'altro "La città di Spoltore ha una storia secolare" da difendere. Villa Raspa, che come tutte le periferie, manca di strutture amministrative e ricreative-sportive (a parte un parco adiacente alla chiesa), avrebbe bisogno di maggiore attenzione da parte dell'amministrazione comunale che ai più sembra abbarbicata attorno al centro storico.
Redazione Independent