“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Paolo Mieli a L'Aquila: "Ottimista sulla ricostruzione"
Per l'ex direttore del Corriere, "Voltare pagina significa ricominciare a vivere. Questa città è un centro propulsivo da cui ripartire"
PAOLO MIELI A L'AQUILA. "Voltare pagina significa ricominciare a vivere. Sono ottimista per la ricostruzione dell'Aquila: questa citta' e' un centro propulsivo da cui ripartire". Cosi' Paolo Mieli, storico e saggista, ex direttore del Corriere della Sera, attuale presidente di Rcs Libri, che ieri ha tenuto, al liceo "Cotugno" dell'Aquila, una Lectio magistralis dal titolo "Con gli occhi sul passato per guardare il futuro". L'iniziativa è stata organizzata e sponsorizzata dalla Banca di credito cooperativo di Roma, che ha donato 300 copie del libro di Mieli "I conti con la storia" (Rizzoli) agli studenti intervenuti alla manifestazione.
UNO SGUARDO AL FUTURO. "Ricostruire", ha dichiarato Mieli, "è uno sguardo al futuro, con un occhio rivolto al passato, a cio' che la storia ci ha lasciato. E' un innesco per una nuova vita. Studiare le vicende del passato, anche molto lontane da noi, puo' servire a comprendere meglio i meccanismi della vita pubblica, della politica, dell'economia, anche nel tempo presente. Alla storia bisogna guardare staccandosi dalle passioni che l'hanno animata; in certi casi puo' essere opportuno dimenticare".
I PATTI DELL'OBLIO. Mieli ha parlato dei cosiddetti "patti dell'oblio". "Il piu' noto e' quello della Spagna quando alla caduta del regime franchista gli eredi di quelle che erano state le parti che si erano affrontate nella guerra civile, decisero di non risollevare le ferite, che il Paese aveva subito durante la terribile guerra civile. In realta', di patti dell'oblio ce ne sono stati tanti: ad Atene, dopo la vicenda tragica della sconfitta della guerra del Peloponneso e della dittatura dei trenta tiranni, si decise di non rivangare l'immediato passato, per evitare che le tensioni compromettessero la convivenza civile nella città".
Redazione L'Aquila