“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Oscar ieri, Oscar oggi
La notte del 4 marzo verranno assegnate le statuette del cinema mondiale. Ma come funziona il business di Hollywood realmente?
OSCAR IERI, OSCAR OGGI. Il 4 di marzo sera degli Oscar. Negli anni ne ho seguiti da vicino una diecina. Erano eventi simpatici, divertenti, pieni di gioia, urla di chi aveva ricevuto la statuetta, pianti di chi aveva perso.. Non era sempre un fatto piano, lineare, diciamolo pure: pulito. Il voto degli ottomila iscritti all'Accademia Motion Picture erano spesso teleguidati dalle grosse case cinematografiche che avevano interesse per un dato film. La promessa era chiara: il tuo voto per una parte in un prossimo film. Non tutti stavano al gioco.. E' stato mio immenso piacere incontrare, conoscere e qualche vota intervistare i "cannoni" dell'armata hollywoodiana. Marlon Brando, Robert De Niro, Clint Eastwood, Al Pacino, Cary Grant, John Wayne, Humphrey Bogart, Cary Grant, John Wayne, Gregory Peck, Umphrey Bogart, Paul Newman, Clark Gable, Gary Cooper, Kirk Douglas, Henry Fonda, Burt Lancastder e poi Katharine Hepburn, Sofia Loren, Grace Kelly, Merryl Streep, Audrey Hepburn. Chiedo scusa per questa sparata, tra l'altro ingiusta per i govani che probabilmente seguono altri attori, nuovi, giovani, in cerca della gloria che i precedenti signori hanno avuto. Percio' non andro' agli Oscar del 4 marzo. I ricordi brucerebbero la serata....
Benny Manocchia