“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ortona la "città di sabbia" al centro di interessi regionali
Torna prepotentemente alla ribalta la questione dei fanghi del dragaggio del Pescara. La famiglia Tosto interessata al deposito Gpl nella zona portuale
ORTONA AL CENTRO DELL'AGENDA POLITICA ABRUZZESE. Dopo l'annuncio della chiusura del punto nascite dell' Ospedale Bernabeo che molti malumori ha suscitato in città i riflettori tornano di nuovo sul porto, il suo dragaggio e la possibilità che le sabbie (inquinate e inquinanti) dragate dal porto di Pescara siano costipate in una vasca di colmata da realizzare sotto una futura banchina del molo nord assieme a quelle indigene e con il benestare della famiglia Tosto (e altri imprenditori) interessata a realizzare un enorme deposito di GPL nella stessa porzione di porto in questione.
Questo, tra accuse, smentite ed errori di chi scrive è lo scenario di oggi su cui si confrontano da una parte l'ex assessore all' agricoltura, Mauro Febbo, e dall'altra il sottosegretario alla presidenza Camillo D'Alessandro.
Ognuno con al seguito i propri rappresentanti politici ed imprenditoriali, sul territorio ortonese.
Ecco però la terza campana quella più "ortonese" capitanata dal sempre verde Tommaso Coletti, l'ex sindaco Fratino, l'ex assessore al turismo della provincia Remo Di Martino e il presidente del consiglio comunale Cocciola che diranno la loro in un incontro/dibattito pubblico mercoledì 18 febbraio alla Sala Eden.
Nemmeno il tempo di annunciare l'evento che la squadra di governo risponde subito: a distanza di 24h - giovedì 19 febbraio, stesso posto e quasi stessa ora - scenderanno in campo Big Luciano D., D'Alessandro, il sindaco D'Ottavio e, un'altra volta, il presidente Cocciola.
Evidentemente gli hanno chiesto il bis.
Controllando le prenotazioni della Sala Eden non risultano prenotazioni a nome Febbo per venerdì 20 febbraio... mannaggia!
Conferenze stampa e dibattiti abbondano quasi più delle sabbie ad Ortona, ma l'impressione è ad arenarsi sia solo la cittadina ribattezzata da D'Annunzio "la perla dell' Adriatico", e con lei i suoi poveri cittadini.
Fausto Di Nella