“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ortona capolista solitaria. Simoni: "Abbiamo un grande cuore"
Una marea di gente è arrivata a Sora per essere al fianco della squadra ortonese, orfana di due pedine importanti come Matteo Guidone e Antonio De Paola
Una marea di gente è arrivata a Sora per essere al fianco della squadra ortonese, orfana di due pedine importanti come Matteo Guidone e Antonio De Paola. La Sieco Service porta a casa punti che pesano come macigni e una vittoria che ha decretato la vetta solitaria della squadra ortonese. La squadra di casa parte con Fabroni al palleggio e Hirsch opposto, Fiore/Cala schiacciatori, i centrali Salgado e Sperandio e il libero Santucci. Per Ortona capitan Lanci in regia e opposto Michalovic, schiacciatori Di Meo/Cisolla,al centro Simoni/Moretti, libero Cortina.
Nonostante due fischi molto dubbi Sora spinge subito costringendo coach Lanci a
richiamare i suoi sul 6-2. Il muro di casa fa sentire l'aria pesante a Michalovic segnando così il parzialone sul 10-4. La Globo continua a macinare e l'unico spiraglio per la Sieco è il muro di Cisolla sull'opposto tedesco. (16-10). Simoni in ace cerca di accorciare le distanze sul (18-12) ma il vero scatto d'orgoglio c'è quando Michalovic butta giù il -4 ortonese. (19-15)
Sora è più attenta, soprattutto brava a fermare Michalovic e si aggiudica il primo set.
(25-18). Il secondo set inizia male per gli abruzzesi che accusano il colpo e si trovano subito
sotto. 5-1 al PalaGlobo. L'ace di capitan Lanci fa avvicinare gli impavidi di nuovo perché questa squadra, nonostante le assenze, non smette di combattere. (6-4). Con il fallo di formazione per i ciociari, Ortona avanti 6-7 con coach Soli a fermare il gioco. Al time out 9-12 con spettacolo puro e colpi da manuale per e due squadre. Fabroni fa impazzire tutti sfornando palloni pregiati e in casa Impavida Cisolla suona la carica. (11-15). Il 15-19 è segnato da una vera e propria “lavatrice” di Michalovic. Sul 17-22 cambio a muro per Orsini al posto di Lanci. Il 18-24 è segnato dal muro granitico di Di Meo su Hirsch e Ortona vince. (19-25). Si torna in campo e ora è la squadra di Lanci a imporsi a muro prima con Di Meo, poi con Moretti e 1-4 sul tabellone. Ma nulla è detto in questa gara. Gli errori in casa Impavida prima, e la sentenza Sperandio a muro su Michalovic dopo, segna il sorpasso casalingo. ( 5-4) La gara si infiamma e il muro di Michele Simoni su Fiore, segna la parità. 10-10. Il turno in battuta del sulmontino Di Meo fa infuriare Soli che chiama la squadra in panca. (14-16) Sul 15-19 cambio in casa laziale con Bacca al posto di Cala. Cisolla è l'uomo set e con esperienza mette giù palloni di alta classe. (19-22) Il tempo si ferma, insieme ai cuori di tutti i tifosi ortonesi, quando Di Meo stampa un muro che vede la palla scendere precisamente sulla linea di fondo campo. Il terzo set finisce 21-25.
Quarto set e cambi in casa frusinate con Paris al posto di Fiore. L'equilibrio è quello delle grandi sfide e si comincia con il 6-6. La prima a mettere il muso avanti è la squadra di casa spinta da Salgado, 10-8 in quel di Sora. Risultato ribaltato sul 10-11 con l'opposto tedesco spento e molto falloso. Doppio cartellino per Fabroni e Michalovic, che sportivamente si stringono la mano al
rientro dal time out tecnico. (11-12). Ora è Sperandio a fare male alla ricezione ortonese e accompagna i suoi al +2 (16-14). Simoni Hirsch attacca di forza e 19-16 con il PalaGlobo che si infiamma. Sul 21-18 entra Marzola in battuta al posto di Salgado. Sora vince 25-20 e tie-break sia. 0-5 con Simoni in battuta e cambio per Soli con Bacca al posto di Paris. Paris rientra in campo con Sora a recuperare. (5-9) Simoni annienta Hirsch e ora l'Impavida diventa forte e determinata. (6-12) I ciociari dal canto loro non demordono e fanno bene, capitan Fabroni è il vero leader della squadra e sa gestire la tensione. ( 12-13). La Sieco Service Impavida Ortona cerca, vuole e trova la vittoria che consente di rimanere sola e prima in classifica ( 13-15 l'ultimo parziale). La squadra dimostra di essere unita e il campo ha dichiarato la sua forza.
Redazione Independent