Orso ucciso a Pettorano sul Gizio. Confermata condanna per l’allevatore

Sette anni fa un uomo, stanco dei continui attacchi del plantigrade al suo pollaio, imbracciò un fucile e sparò all’animale colpendolo mortalmente alla schiena

Orso ucciso a Pettorano sul Gizio. Confermata condanna per l’allevatore

Sono passati ben sette anni, e decine di udienze, ma alla fine giustizia è fatta, anche la Corte di Cassazione ha confermato la condanna inferta al responsabile dell’uccisione di un orso a Pettorano sul Gizio (AQ). Lo annuncia la LAV assieme all’avvocato Massimiliano Canè del foro di Bologna, che fin dal primo momento si costituì con propri consulenti e periti balistici nel procedimento contro colui che oggi è stato definitivamente riconosciuto responsabile della morte di un orso fucilato mentre scappava dopo avere predato una gallina.


“Dopo la condanna in appello, oggi è stato ribadito che non è tollerata la giustizia “fai da te” – commenta Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici - Il condannato poteva utilizzare i sistemi che già esistono per prevenire le predazioni da parte degli orsi e aveva anche la possibilità di accedere al risarcimento del danno, ma l’aver deciso di imbracciare il fucile contro un animale innocente ha determinato la sua condanna. A partire da questa condanna definitiva, è necessario che le amministrazioni dispongano fin da subito nuovi interventi formativi dei cittadini che vivono nelle aree frequentate dagli orsi, perché non si ripetano mai più uccisioni di animali intenti solamente a comportarsi secondo la loro natura.”

Insomma si chiude così una vicenda tragica che, ahinoi, non restituirà alla vita uno dei pochissimi esemplari rimasti in Italia.