“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Opzione 'Zero Slot' e le sue conseguenze
Le esternazioni del Premier Renzi a Porta a Porta non cessano di far alzare la voce sul futuro del gioco d'azzardo
OPZIONE “ZERO SLOT” E LE SUE CONSEGUENZE. Le esternazioni del Premier Renzi a Porta a Porta non cessano di far alzare la voce ed esprimere espressioni sui programmi futuri o futuribili che il nostro Esecutivo ha in mente per il mondo del gioco d'azzardo e per quello dei casino online con bonus. Non si riesce a percepire, ancora oggi, quale sarà il suo futuro perché non si riesce, sempre obbiettivamente, a percepire cosa realmente vuole lo Stato dal gioco. Lo vuole riformare o lo vuole distruggere? Non si riesce a comprendere bene cosa si intenda nel diminuire o togliere le slot dagli esercizi commerciali, come bar e tabaccai, se sia o meno “l'inizio della fine del gioco”, oppure se si abbia veramente in mente una sua ridistribuzione oculata e ben riposta sul territorio in considerazione anche, e forse sopratutto, degli introiti che lo stesso gioco comporta al “nostro caro Erario”.
Quindi, le parole di Renzi in televisione hanno fatto sorgere qualche riflessione e non solo agli operatori direttamente, ma anche ad una associazione che ne tutela i diritti e gli interessi come As.Tro, che si sta battendo con le unghie e con i denti per un gioco migliore, più sicuro e responsabile, ma anche sostenibile dalla filiera. Il gioco così esteso sul territorio ha, senza ombra di dubbio, reso tantissimo allo Stato, ma ha creato e sta creando problematiche ai territori e, quindi, un intervento “sano e forte” da parte del Governo ci dovrà per forza essere e, finalmente, forse si riuscirà a comprendere da che parte “tira l'aria governativa” visto che sino ad oggi non è dato saperlo.
Quando Renzi ha descritto l'idea di riqualificazione che si intenderebbe perseguire con un approccio “tecnico” mirato a rimuovere le slot “appiccicate” ai muri dei bar, ci si sente in obbligo di confrontarsi con le menti che governano le nostre vite per restituire decoro e professionalità agli operatori del gioco e rispetto per il territorio e la società. Di conseguenza, As.tro non si può esimere dal riflettere sul decreto attuativo della Legge Delega che andava già nella direzione prospettata oggi da Renzi, contemplando un confronto tecnico ed approfondito che era già stato avviato e poi dimenticato.
In virtù di questi “ricordi legati alla legge delega” in materia anche di casino online stonano alquanto i programmi che alternativamente vengono riproposti con frequenza per pianificare l'opzione “zero slot” in un futuro non troppo remoto. E per questo il Presidente di As.Tro che, come detto, difende i diritti dei gestori delle “famigerate macchinette” che sono anche titolari di numerose sale Vlt, prima di tutto non può non incamerare le dichiarazioni del Premier, ma poi non può non pensare ai danni pubblici che una deriva del gioco comporterebbe alla sua industria.
Ma prima dell'industria del gioco, As.Tro vuole esternare il rischio ed il danno che comporterebbe agli utenti. Quindici milioni di loro, che giocano saltuariamente con le slot a vincita limitata all'interno di bar e tabaccherie, che verrebbero “catapultati” in sale dedicate ad alto rischio di gioco eccessivo: locali così particolari da aver già generato provvedimenti per gli operatori. Provvedimenti che consistono nell'esigenza di organizzare corsi di formazione per i loro preposti, affinché siano sempre all'erta e “consapevoli dell'aggressività” dei prodotti di gioco distribuiti e presenti nelle “sale dedicate”.
Redazione Independent