“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
“Operazione smoking pots”. Sequestrati 1,8 Kg di marijuana e arresto in flagranza
Nei guai un cittadino italiano che aveva una piantagione alla periferia di Vasto
Da diverso tempo i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Vasto stavano monitorando le frequenti movimentazioni di persone che, con atteggiamenti furtivi, entravano e subito uscivano da una pineta antistante gli stabilimenti balneari della riviera di Torino di Sangro, località Le Morge. In particolare veniva individuata la assidua presenza di un soggetto, di nazionalità italiana, il quale, spostandosi a bordo di uno scooter e muovendosi con molta circospezione, si recava continuamente dalla Pineta alla propria abitazione e viceversa, lasciando presagire che potesse essere il corriere addetto alla cessione delle dosi di stupefacente. L’ipotesi è stata confermata nel corso della successiva, approfondita perquisizione condotta presso l’abitazione dello stesso, situata nella periferia vastese, dove i finanzieri hanno rinvenuto, abilmente occultata all’interno di una stanza adibita a magazzino, un bilancino di precisione digitale, materiale per il confezionamento ed una scatola di cartone contenente sostanza stupefacente di tipo marijuana già essiccata e pronta per essere immessa sul mercato illecito. All’esterno dell’abitazione, e precisamente nel terreno antistante, i militari hanno rinvenuto anche tredici piante di cannabis all’interno di vasi di terracotta. Dopo una attenta analisi si constatava che le piantine risultavano essere una potente varietà di canapa sativa in fioritura derivante dalla combinazione di diverse specie provenienti da svariate “scuole” di coltivatori di Cannabis del continente europeo. Il quantitativo complessivo di sostanza stupefacente sequestrata, pari a circa 1,8 kg, che sul mercato avrebbe fruttato circa 18.000,00 €, è stata inviata presso i Laboratori dell’ARTA di L’Aquila per le analisi quantitative e qualitative al fine di riscontrare il principio attivo. Il responsabile della coltivazione è stato tratto in arresto in violazione dell’art. 73 del D.P.R. 309/90 e condotto presso la Casa Circondariale di Vasto.
Redazione Indpendent