Operaio ultra-violento manda all'ospedale prostituta

Un 34enne di Cappelle sul Tavo finisce ai domiciliari dopo una notte di follia consumata all'insegna della violenza

Operaio ultra-violento manda all'ospedale prostituta

AGGRDISCE LUCCIOLA ROMENA CON CALCI E PUGNI. ARRESTATO INCENSURATO PESCARESE. Un operaio incensurato di Cappelle sul Tavo, Gaetano Bongiovanni, 34 anni, è stato arrestato questa mattina all'alba con l'accusa di sequestro di persona, lesioni personali e rapina nei confronti di una giovane prostituta romena.

BOTTE E TELEFONO SEQUESTRATO. Secondo quanto riscotruito dagli agenti della Squadra Mobile, che hanno eseguito le misure domiciliari su disposizione del giudice Maria Carla Sacco, su richiesta del pm Giuseppe Bellelli, il Bongiovanni lo scorso 28 settembre si sarebbe reso protagonista di una notte di ultra violenza. Prima, avrebbe caricato sul proprio furgone una lucciola di 27 anni e, dopo avere raggiunto il luogo prescelto per consumare la prestazione sessuale alla richiesta della donna di pagare quanto prestabilito, il Bongiovanni avrebbe reagito in modo violentissimo sferrandole un pugno al volto sottraendole il telefono cellulare allo scopo di impedirle di chiamare i soccorsi.

LEGATA AL FURGONE. Non contento di cotanta violenza l’uomo le avrebbe anche “incappucciato” la testa con il giubbotto indossato dalla giovane prostituta, colpendola ripeturamente con calci, tanto da farla cadere per terra, fuori dall’abitacolo, dove poi avrebbe continuato a percuoterla con violenza. Ma l'orrore, per quanto incredibile ed ingiustificabile, non si sarebbe concluso così. Legata con un cavo all’estremità anteriore del furgone, l'uomo avrebbe anche trascinato la giovane prostituta alcuni metri, a bassa velocità. Quindi, fermato il veicolo, sceso dal mezzo, l’avrebbe islegata e costretta, sotto la minaccia di un coltello, a risalire nell’abitacolo del furgone, continuando a colpirla in testa con il telefono sottrattole poco prima.

LA FUGA DISPERATA. A quel punto, approfittando di un momento di distrazione, la ragazza è riuscita ad aprire la portiera, a gettarsi sulla strada, dove è stata soccorsa da alcuni passanti che hanno provveduto a chiamare i soccorsi e la polizia. Trasportata in ambulanza presso il Pronto Soccorso dell'ospedale Spirito Santo i medici le hanno riscontrato un trauma cranico con frattura dell’occipitale, crisi comiziale e acidosi metabolica, con prognosi di quaranta giorni.

LEINDAGINI. L’immediata attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile e dalla Squadra Volante ha consentito, anche grazie alle immagini provenienti dai sistemi di videosorveglianza di esercizi commerciali della zona e l’acquisizione di testimonianze di persone informate sui fatti, di individuare il responsabile dell’aggressione. E' stata la stessa vittima a riconoscerlo ed inchiodarlo alle sue responsabilita. Addirittura nel furgone modello Opel Movano, è stata anche trovata una catenina indossata dalla giovane prostituta quella notte e staccatosi durante le concitate fasi dell’aggressione.

 

Redazione Independent