“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Onorevole (?) Senatore (?)
Elezioni. Quasi 500mila gli abruzzesi (ri)chiamati alle urne per eleggere 14 deputati e 7 senatori
ABRUZZO. OLTRE UN MILIONE AL VOTO. Rino Gaetano cantava nella mitica canzione "Nun te Raggea più" ....«onorevole eccellenza ... cavaliere senatore... ». Ehm, già perchè da doman ce ne saranno di nuovi. Sono ben 21 i nuovi inquilini del Parlamento italiano eletti dalla circoscrizione Abruzzo: cioè 14 alla Camera dei Deputati e 7 al Senato della Repubblica. Alle ore 19 - Fonte Ministero dell'Interno - la percentuale degli aventi diritto che si sono recati alle urne è stata del 52,83,% - olte un milione gli aventi diritto - a conferma del trend nazionale negativo sull'affluenza alle urne. Alle politiche del 2008 avevano, infatti, votato allo stesso orario il 63%.
CHI CE LA FARA? Chi riuscirà ad entrare nell'olimpo degli dei ossia nel Parlamento Italiano? Quasi scontato il risultato per Giovanni Legnini (Pd) alla Camera e delle colleghe di partito Stefania Pezzopane e Anna Paola Concia al Senato. pià 4/5 democrat compresi nel listino. Ottime chance anche per il pescarese Gianni Melilla e Dalia Collevecchio del Sel e per i "piddiellini" Gaetano Quagliariello, Fabrizio Piccone, Paolo Tancredi mentre Fabrizio Di Stefano potrebbe non farcela. Anche i "grillisti" Enza Blundo e Gianluca Vacca e i "rivoluzionari" Carlo Costantini e Alfonso Mascitelli hanno il ticket prenotato per Roma così come il figlio d'arte Achille Gaspari . In pole position anche il giovane Paolo Gatti ed Antonio Tavani, capilista di Fratelli d'Italia, e l'assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra (La Destra). Anche Nicoletta Verì della Lista "Con Monti per l’Italia" potrebbe essere della partita parlamentare. A caccia del bis anche Daniele Toto candidato capolista - dopo Gianfranco Fini - per Futuro e Libertà. Potrebbe adare a Roma anche la lombarda-emiliana, montesilvanese d'adizione, Barbara Mazzali con Grande Sud. Insomma, come direbbe il comandante Schettino scendendo dal Concordia: Vabbuò.
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