“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Omicidio pittrice Renata Rapposelli, restano a Teramo e Lanciano (carcere) ex marito e figlio
Il Tribunale del Riesame di L'Aquila ha rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati di Simone e Giuseppe Santoleri.
PITTRICE SCOMPARSA E UCCISA, RESTANO IN CARCERE EX MARITO E FIGLIO. Il Tribunale del Riesame di L'Aquila ha rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati di Simone e Giuseppe Santoleri, rispettivamente figlio ed ex marito della pittrice teatina Renata Rapposelli. La donna venne ritrovata senza vita il 12 novembre sul greto del fiume Chienti, a Tolentino, nel Maceratese. I due accusati sono detenuti dal 6 marzo scorso. Il padre Giuseppe è nel carcere Castrogno di Teramo, il figlio Simone è stato trasferito da Teramo al carcere di Lanciano il 13 aprile.
SONO ACCUSATI DI OMICIDIO VOLONTARIO. Per entrambi l'accusa della Procura della Repubblica di Teramo è di omicidio volontario aggravato e sottrazione di cadavere. Erano stati arrestati su ordinanza di custodia cautelare del gip di Ancona che poi si era dichiarato incompetente rinviando gli atti a Teramo. Da qui la richiesta di arresto bis e la nuova misura che li aveva raggiunti in carcere, firmata dal gip Roberto Veneziano ed eseguita il 24 marzo.
Redazione Independent