“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Omicidio Strada Parco: il ‘supertestimone’ conferma le accuse
Luca Cavallito, sopravvissuto all’agguato del primo agosto 2022, é tornato a puntare il presunto killer e il presunto mandante della morte di Walter Albi
Luca Cavallito, supertestimone nel processo per il delitto di Walter Albi, avvenuto il primo agosto di due anni fa, ha confermato questa mattina in Corte d’Assise a Chieti le accuse a Mimmo Nobile, ritenuto in questo processo l’esecutore materiale dell’agguato a colpi di pistola in un bar sulla Strada Parco. Nella sua deposizione il 49enne pescarese ha ricostruito, secondo la sua versione, i rapporti dell’architetto di Francavilla al Mare con Natale Ursino, ritenuto boss della ‘Ndrangheta e considerato nell’ipotesi investigativa il mandante di questo efferato delitto. Sempre nella versione del teste della pubblica accusa, alla base del tentato duplice omicidio, debiti economici che entrambi, lo stesso Cavallito e la vittima, avevano verso i due imputati e che avrebbe portato agli sviluppi di cui sopra: si è parlato di 150mila euro per il privo e di una cifra inferiore per Albi. Ma i legali di Nobile e Ursino ritengono la testimonianza di Cavallito inattendibile o quantomeno non veritiera in quanto, lo stesso, sarebbe anche coinvolto in affari illegali, dai quali dovrebbe difendersi dinanzi al tribunale. Dunque, una situazione tutt’altro che semplice per i giudici e la giustizia.