“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Omicidio Neri: una traccia biologica potrebbe incastrare lassassino
Recuperato un guanto di lattice vicino al corpo del 28enne di Spoltore. Verrà confrontato col DNA di trenta amici e persone con cui faceva affari
IL "MISTERO" DELL'OMICIDIO DI NERINO VERSO LA SVOLTA? Il ‘mistero’ dell’omicidio di Alessandro Neri, ucciso 70 giorni fa con due colpi di pistola, potrebbe finalmente essere vicino alla soluzione. Una importante traccia biologica salivare, trovata su un guanto in lattice recuperato vicino al corpo del 28enne spoltorese a Fosso Vallelunga, e ben isolata dagli investigatori del RIS, verrà confrontata la prossima settimana col DNA di trenta persone. Tutte persone con cui ‘Nerino’ faceva affari ma anche con quello di molti amici. Perchè sotto la lente del Comando Provinciale dei Carabinieri di Pescara, ci potrebbe essere qualcuno di cui Ale si fidava e che, forse, lo ha condotto all’abbraccio mortale col suo assassino. Oppure è stato lo stesso ”presunto amico’ ad ucciderlo, ma al momento in cui scriviamo ci è impossibile dirlo. Tramontata, però, l’ipotesi della pista familiare legata alla questione dell’azienda vitivinicola (Il Feuduccio di Orsogna) resta in piedi solamente quella economica o passionale, che gli inquirenti ritengono debole ma ancora plausibile. Da quanto si è appreso, infatti, il giovane di origine venezuelana aveva iniziato ad operare nelle aste fallimentari. Affari con i quali contribuiva al fabbisogno della famiglia e sui quali i militari diretti dal maggiore Massimiliano Di Pietro vogliono vederci chiaro. Tra gli indizi che incrociati coi DNA potrebbero fornire un importante sviluppo del caso, anche le tracce recuperate dalla Opel Meriva bruciata e recuperata accartocciata in un deposito per la rottamazione delle auto. Ma anche nei vestiti, comprese le scarpe, indossate da Alessandro prima della sua scomparsa, cioè, il 5 marzo 2018, pomeriggio, dopo che aveva accompagnato la mamma Laura Lamaletto a casa. Venerdì notte in Piazza Italia, davanti al Comune di Pescara, gli amici di Villa Raspa, quelli della piazzetta dove erano soliti incontrarsi e dove oggi campeggia un bel murales in suo onore, è comparso lo striscione ‘Verità per Ale’. Chissà che non ci troviamo davvero davanti alla tanto attesa svolta?
Redazione Independent