“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Omicidio Bucco. L'assassino è ancora libero e sconosciuto
Dopo 11 mesi di indagini, tre indagati per omicidio poi completamente scagionati, la polizia brancola nel buio
OMICIDIO DI VIA LEOPARDI. L'ASSASSINO E' ANCORA LIBERO E SENZA UN NOME. Prima un 65enne di Chieti, poi l'amico che aveva scoperto il corpo e infine un marinaio tunisino: questi i tre personaggi accusati di essere gli assassini di Nicola Bucco, ucciso a coltellate il 14 novembre 2012 nella sua abitazione in via Leopardi a Pescara, e poi completamente scagionati. Dopo 11 mesi di indagini la polizia è punto e a capo. Nessun nome è iscritto nel registro degli indagati dopo che gli esami dell'anatomopatologo Liborio Stuppia, sui vari reperti sequestrati agli indagati (scarpe, coltelli, indumenti etc..), hanno chiarito che nessuno dei tre c'entra con l'omicidio. Gli uomini della Squadra Mobile, a partire dal primo dirigente Pierfrancesco Muriana, devono dunque ripartire da zero con l'attività investigativa. L'assassino è libero e senza un nome. Di quel giorno di morte si sa solo che la vittima aprì la porta al suo carnefice, probabilmente perchè lo conosceva, e perchè mai avrebbe pensato che sarebbe finita in quel modo feroce, con tre coltellate nelle carni, di cui una, quella letale, a squarciargli la gola.
Marco le Boeuf