“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Oltre 20.000 in piazza per i Tiromancino?! Ma de che?
Ieri a Pescara si è tenuto l'atteso concerto della band romana. Balletto sulle presenze. Il vicesindaco Del Vecchio: "L'amministrazione è soddisfatta"
IL TIROMANCINO DEI NUMERI. Piazza della Rinascita quasi piena, ieri pomeriggio, per il concerto dei Tiromancino tenutosi a Pescara. Oltre 20mila presenti secondo il Comune. Ma de che? Noi c'eravamo e, anche se sia innegabile che ci fosse un bel po' di gente, sicuramente è esagerato parlare di così tante persone. Ad ogni modo, "al di là dei numeri come amministrazione siamo molto soddisfatti per aver regalato il primo momento di svago alla cittadinanza", ha commentato il vicesindaco Enzo Del Vecchio. "Continueremo a lavorare per manifestazioni di respiro nazionale riportando il concertone del Primo Maggio e preparando per l'estate 'Pescara di Notte', che durerà due giorni", ha osservato l'assessore al commercio Giacomo Cuzzi.
IL CONCERTO. Da un punto di vista strettamente musicale, bisogna ammettere che Federico Zampaglione e soci hanno offerto una buona performance, durata un'ora e mezza e iniziata alle 18,45. Siamo d'accordo con ciò che ha affermato Zampaglione alla fine, quando ha parlato di "scelta azzeccata" in riferimento alla decisione del Comune di spostare la data del concerto dal 31 dicembre al 6 gennaio causa maltempo. Ancora meglio, poi, considerando il freddo di questo periodo, aver optato per fare l'evento di pomeriggio anzichè di sera. Per quanto riguarda la scaletta, i Tiromancino - che hanno definito Pescara "una città stupenda" - hanno puntato su tutte le canzoni più famose del loro repertorio, come "Muovo le ali di nuovo", "Angoli di cielo" e "Per me è importante", senza dimenticare "Un tempo piccolo", frutto della collaborazione con Franco Califano.
SUCCESSI A GO GO. Non sono mancate anche "I giorni migliori", "E' necessario" e "La descrizione di un attimo", leggermente rielaborata con un arrangiamento molto gradevole. Interessante il medley dal sapore reggae che ha riunito in un solo colpo "Amore impossibile" e "Nessuna certezza". Spazio altresì alla produzione più recente, con i singoli "Liberi", "Immagini che lasciano il segno" e "Mai saputo il tuo nome", che hanno lanciato l'ultimo album "Indagine su un sentimento". Dopo "Quasi 40", proposta in un'inusuale versione piano e organo, è stata la volta di "Imparare dal vento", "L'alba di domani" e "Due destini", con cui il set si è chiuso, non prima che Zampaglione ricordasse di fare un'offerta per la piccola Iaia, vista la presenza di uno stand in piazza. In definitiva, il nostro giudizio generale è decisamente positivo.
Federico Di Sante