“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Oggi i funerali de Il Tempo, D'Alfonso: "Sono profondamente rattristato"
Dopo 60 anni di storia chiude la redazione abruzzese. Da domani lo storico quotidiano di Roma non sarà più in edicola
EDITORIA IN CRISI: CHIUDE ANCHE IL TEMPO D'ABRUZZO. Sono tempi difficili per tutte le imprese dunque, manco a dirlo, anche quelle editoriali, cioè che producono informazioni allo scopo di informare il cittadino e tutelarlo, come si può, dalla mancanza di sapere, stanno vivendo un periodo durissimo. Da domani non sarà più in edicola lo storico quotidiano di Roma "Il Tempo": la nuova proprietà, dopo sessant'anni di storia, ha deciso che non uscirà più nelle edicole abruzzesi chiudendo la redazione di Pescara e mandando a casa i precari del giornale. Non se la passa meglio l'altro quotidiano romano "Il Messaggero" che ha annunciato la chiusura della redazione di L'Aquila ed anche la prima emittente televisiva della regione Rete 8 è alle prese con un progetto di ristrutturazione che prevede licenziamenti e tagli nel personale amministrativo e di redazione.
Sulla manifestazione funebre, tenuta questa mattina sotto i portici di Piazza Salotto, dove c'era la sede del giornale, è intervenuto via web anche il governatore Luciano D'Alfonso che si è detto "profondamente rattristato dalla notizia della chiusura dell'edizione abruzzese del quotidiano Il Tempo" aggiungendo che "ogni voce dell'informazione che si spegne è uno stimolo in meno al pensiero e un pezzo di libertà che viene a mancare. Ai giornalisti - dipendenti e collaboratori - dell'edizione locale de Il Tempo vanno la mia solidarietà e la mia vicinanza in questo momento difficile della loro vita professionale".
D'Alfonso insime al Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio si sta impegnando ad organizzare una manifestazione sulla crisi dell'editoria in Abruzzo, e proprio oggi pomeriggio si terrà una riunione per strutturare questo momento che vuole essere di riflessione ma anche di proposta attiva.
Speriamo, aggiungiamo noi che scriviamo, che la Regione Abruzzo si faccia carico anche delle questioni che riguardano la rete ossia quei piccoli editori indipendenti che non godono di alcun beneficio o sovvenzione pubblica ma che cercano di competere alla pari in un mercato che è spesso viziato dalla sovvenzione dello Stato.
Aiutare tutti o aiutare nessuno: questo è il nostro consiglio.
La (Sub)redazione