“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Oggi c'è il Consiglio comunale 'parto' sulle Unioni Civili
Dopo un quindicennio di battaglie forse Pescara, la città più grande d'Abruzzo, riuscirà ad aggiornarsi sul tema dei diritti umani.
PESCARA FINALMENTE ALL'AVANGUARDIA SULLE UNIONI CIVILI? Per quanto riguarda la redazione di AbruzzoIndependent.it il fatto che una città come Pescara, la più grande d'Abruzzo che si 'atteggia' coi suoi abitanti superfighi e moderni, quelli che si dicono all'avanguardia su tutto e che amano tanto l'apertura mentale e frequentare gli stabilimenti super fighetti in stile Ibiza-Miami-Mykonos, quelli più promiscui per intenderci, non abbia ancora ancora adottato un regolamento per il riconoscimento delle unioni civili è qualcosa che rimanda all'ignorante borghesia italiana di cui decenni fa parlava Pier Paolo Pasolini.
Oggi però, dopo quasi un decennio di battaglie ed un ultimo consiglio comunale nel quale sono andate in scena le divisioni sul tema nella stessa maggioranza Alessandrini, potrebbe essere la volta buona per dir Sì alla parificazione dei diritti per tutti, a prescindere dalla 'parrocchia' cui s'appartiene.
Non è escluso un tentativo di golpe bipartisan se dovesse mancare qualche membro 'antichista' che farebbe arrabbiare non poco la capogruppo Daniela Santroni e invece fare felici quelli di Nuovo Centro Destra, con cui il Partito Democratico governa il paese.
Se ciò dovesse accadere sarebbe l'ennesima conferma della delusione che ci procura questa classe dirigente lontana dalle esigenze reali del cittadino e figlia di una cultura retrograda e che molto lentamente sta portando l'Italia alla distruzione.
Marco Beef