“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Odori nauseabondi e rifiuti poco "edificanti" nel fosso a poche centinaia di metri dal mare
Le immagini inequivocabili del Forum H20 sulla situazione di Fosso Vallelunga, al confine tra Pescara e Francavilla al Mare
ODORI NAUSEABONDI E RIFIUTI A FOSSO VALLELUNGA. "Su quali basi la Regione Abruzzo ha certificato la risoluzione dei problemi del Vallelunga permettendo la riapertura alla balneazione di un tratto classificato "scarso"?" Comincia così il comunicato del Forum H2O che, ieri sera, ha scoperto su Fosso Vallelunga a Pescara, all'altezza dello svincolo della Pineta della circonvallazione, uno scarico abusivo definito "nauseabondo". Nel reportage, corredato da foto e video, gli ambientalisti hanno immortalato anche dei rifiuti galleggianti poco "edificanti" che rappresentano in maniera inequivocabile una situazione non sostenibile dal punto di vista ambientale. "Secondo le persone del posto lo scarico andava avanti da almeno due giorni, tanto che i cattivi odori erano avvertiti nelle case circostanti". Questa la nota di Augusto De Sanctis che evidenzia "la necessità di organizzare da parte delle Forze dell'Ordine una rete di pronto intervento in una regione come la nostra dove è assolutamente prioritario assicurare una repressione dei comportamenti che hanno ridotto i nostri corpi idrici in condizioni pietose".
E LA QUESTIONE BALNEAZIONE? Il Forum H20 sta aspettando i risultati dei prelievi dei campioni d'acqua dal Fosso Vallelunga, che sono stati spediti presso un laboratorio di Atri, ma nel frattempo è "indispensabile un intervento urgente per interrompere lo scarico in questione e varare provvedimenti consequenziali per quanto riguarda la balneazione". Eggià, infatti la stagione balneare è già iniziata e a tal proposito "vogliamo stigmatizzare che la riapertura alla balnezione del tratto antistante Fosso Vallelunga, classificato "scarso" proprio per i ripetuti fenomeni di contaminazione da scarichi fognari nel passato, è avvenuta da pochi giorni grazie ad una "certificazione" da parte della Regione dell'avvenuta risoluzione dei problemi. Qui la Determinazione http://www.regione.abruzzo.it/system/files/urbanistica-territorio/acque-balneazione/DPC028_28_2017.pdf. Viene da chiedersi - concludono quelli del Forum - se queste valutazioni siano in qualche modo supportate da fatti concreti ed oggettivi, visto che stiamo parlando della tutela della salute pubblica".