“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Obiettivo acqua minerale
Sulmona. La governace regionale visita lo stabilimento dell'ex Campari.
EX CAMPARI. LA VISITA DI CHIODI. Una breve e significativa visita in uno stabilimento che ha riavviato la produzione a gennaio 2012. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e l’assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, hanno visitato nel pomeriggio lo stabilimento ex Campari di Sulmona, attualmente gestito da una società che opera sempre nel settore dell’imbottigliamento con commesse per conto terzi. Accompagnati dall’onorevole Paola Pelino, il presidente e vicepresidente hanno avuto un lungo colloquio con Gabriele Di Pentima, direttore dello stabilimento, da anni nel settore dell’imbottigliamento. «La ripresa dell’attività di un insediamento produttivo dismesso è senza dubbio una notizia positiva che va appoggiata e incoraggiata – ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi -. Lo è ancora di più un’area che negli ultimi anni ha assistito impotente ad un forte impoverimento del proprio tessuto industriale». Il confronto con i vertici dell’azienda ha toccato vari aspetti che riguardano soprattutto il futuro produttivo. «Il nostro apporto sarà sul fronte della formazione – ha aggiunto il presidente della Regione -, sulla possibilità di elaborare contratti di sviluppo, su un uso programmato delle risorse del Fas per la Valle Peligna, area per la quale la Regione ha previsto risorse specifiche per 16 milioni di euro con la pubblicazione a breve dei bandi di riferimento per investimenti su progetti che interessano il territorio». Nell specifico, l’ex Campari di Sulmona dà attualmente occupazione a 40 addetti; ha ripreso la produzione del gennaio 2012 con la linea delle lattine. «Nel giugno scorso, ha spiegato il direttore Gabriele Di Pentima, si è aggiunta la nuova linea del vetro. La produzione ha toccato quest’anno 100 milioni di pezzi e si conta nel 2013, con un incremento degli investimenti sul fronte dei macchinari e sul fronte di nuovi addetti, di toccare la cifra 300 milioni di pezzi prodotti. La stessa quota che lo stabilimento produceva quando nel 2006 fu dichiarata la chiusura. L’obiettivo, ha concluso Di Pentima, è di poter imbottigliare acqua minerale e creare un Dipartimento di ricerca e sviluppo».