ORTONA, IL SINDACO FRATINO: "NON ESISTONO PIU’ LE CONDIZIONI PER AMMINISTRARE”

Ad un anno dalla scadenza del mandato lascia il primo citadino. Scontro sulla centrale turbogas di Tamarete

ORTONA, IL SINDACO FRATINO: "NON ESISTONO PIU’ LE CONDIZIONI PER AMMINISTRARE”

ORTONA - Pochi giorni fà la maggioranza al Comune di Ortona sembrava unita. Erano stati approvati i debiti fuori bilancio (circa 450mila euro) e si stava procedendo alle conclusioni dell'iter per la centrale Turbogas in contrada Tamarete. Nulla lasciava presagire lo scossone che si sarebbe poi verificato questa mattina. Pochi minuti fà l'annuncio choc: il sindaco Nicola Fratino si è dimesso, lasciando l'incarico di primo cittadino di Ortona. Alla base della decisione sembrerebbe la fine dell'allenaza in seno alla maggioranza proprio sull'impianto energetico in contrada Tamarete. Una decisione molto controversa che però sembrava essere appoggiata da tutti in maggioranza. Le associazioni, in particolare Co.Di.Ci, avevano protestato vibratamente durante l'ultima assise cittadina minacciando anche il ricorso alle vie giudiziari, se non fosse stato ritirato il provvedimento esecutivo in merito alla centrale Turbogas.

Nelle prossime ore è prevista la conferenza stampa dell'ex primo cittadino che chiarirà ai giornalisti le decisoni in merito alle sue dimissioni ed all'azzeramento della Giunta.

LE DICHIARAZIONI DI FRATINO - Questa mattina il Sindaco, Nicola Fratino, ha rassegnato le dimissioni “per motivi personali”. In sede di conferenza stampa, Fratino ha dichiarato che “non esistono più le condizioni politiche ed è venuta meno anche la serenità necessaria per amministrare la città”. Da mesi, ormai,”- ha proseguito il Sindaco dimissionario, “il Consiglio Comunale si riunisce solo in seconda convocazione a causa dei malumori ripetuti, continui ed infondati di questo o di quel Consigliere Comunale”. Ieri sera, poi, in seduta di Consiglio,
convocato in via di urgenza, si sono registrate ben sette assenze tra le file della maggioranza. All’ordine del giorno il procedimento per la realizzazione della turbogas in contrada Tamarete. Purtroppo, nell’opinione pubblica, è maturata la convinzione che sia il Sindaco, attraverso il rilascio o meno dell’autorizzazione
sanitaria, a decidere l’attivazione dell’impianto”. “Non è così”, -ha sottolineato Fratino-, “Quello che è alla mia firma è un atto rilasciato sulla scorta dei
pareri già espressi, in sede di conferenza di servizio, dagli Enti preposti, come ARTA, ASL, ecc., e che viene trasmesso alla Regione, deputata al rilascio dell’autorizzazione” .
Come se non bastasse” – ha proseguito – “fuori dalla procedura ordinaria e come disposto dal Consiglio Comunale, abbiamo chiesto un parere ad un esperto dell’Istituto Iride. Abbiamo fatto nostro anche uno studio redatto dall’Istituto Mario Negri Sud su incarico di un Comitato spontaneo”. Alla luce di tutto questo, ad oggi nessun gruppo consiliare si è espresso chiaramente. Ci si è limitati a dire, ieri sera in sede di Consiglio, <>. Sono stato lasciato solo dalla mia stessa maggioranza”. Di contro, l’opposizione ha pensato bene di abbandonare l’aula e di mandare deserta la seduta piuttosto che affrontare il dibattito. Simili temi devono essere discussi senza preclusione di sorta e senza guardare i colori e le posizioni politiche. Non esiste destra o sinistra in questi casi”. “Sono deluso, amareggiato e dispiaciuto per l’epilogo di questo mio secondo mandato, ma purtroppo non ci sono le condizioni politiche
ed ambientali per continuare. Nell’interesse della mia città, che merita di essere amministrata, mi dimetto”.