LA REGIONE ABRUZZO VA AVANTI CON LA CITY. La Regione Abruzzo vuole proseguire nella procedura di acquisizione del centro direzionale 'La City' lungo la via Tiburtina, di proprietà di molti noti costruttori, e che comporterà un esborso multimilionario per il contribuente abruzzese. Durante la riunione tra i tecnici della giunta regionale e quelli del Comune di Pescara, presenti anche il Presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso, l’assessore regionale al Bilancio Silvio Paolucci, il consigliere regionale Maurizio Di Nicola, il sindaco del Comune di Pescara Marco Alessandrini e il vicesindaco Enzo Del Vecchio, è stato chiesto un documento riepilogativo della procedura espletata circa: 1) un documento che precisi il dettaglio della destinazione urbanistica; 2) la sostenibilità procedurale dell’autodichiarazione ad opera dei portatori di interessi economici relativa al carico antropico di cui si disciplina nelle norme tecniche di attuazione; 3) la compatibilità tra il perimetro di rischio aeroportuale e la zonizzazione degli obiettivi sensibili. Rispetto a tali questioni la Regione ha chiesto una carta d’identità dell’intera procedura che precisi come il nuovo regime del suolo tecnicamente disciplini per il futuro e non per le preesistenze; al riguardo, la Regione riceverà anche un nuovo certificato di destinazione urbanistica con una distinta puntuale delle particelle interessate al cantiere rispetto alla zona di protezione C del Piano di rischio aeroportuale.
I tecnici del Comune hanno fornito delucidazioni sulla procedura espletata nell’adozione delle varianti che hanno interessato il complesso in oggetto, richiamando specifici passaggi degli atti urbanistici adottati dall’amministrazione comunale e soffermandosi in particolare sui vincoli imposti nelle diverse zone di tutela dalla normativa sulla sicurezza aeroportuale e sulle disposizioni riguardanti il carico antropico, ovvero la presenza umana e la sua durata di permanenza in un determinato immobile.
Intanto prosegue l'indagine del magistrato Anna Rita Mantini, anche se al momento non ci sono indagati e non è detto che ci saranno.
Redazione Independent