Nuova Pescara, gli urbanisti dicono “Sì” alla fusione dei tre Comuni

Per Roberto Mascarucci (INU) é indispensabile avere una visione strategica e più lungimirante per i territori di Pescara, Momtesilvano e Spoltore

Nuova Pescara, gli urbanisti dicono “Sì” alla fusione dei tre Comuni

Sì alla prosecuzione del percorso di fusione tra i Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, collocandolo tuttavia in una visione strategica e territoriale più lungimirante che interessi l’area Pescara-Chieti e che valorizzi le potenzialità dei nuovi strumenti di governo del territorio, già a disposizione. E’ la posizione dell’Istituto Nazionale di Urbanistica che interviene nel dibattito in corso, annunciando che proprio sul tema delle implicazioni territoriali della fusione dei tre Comuni organizzerà il 15 febbraio 2025, in coincidenza del cinquantesimo anniversario della fondazione della sezione Abruzzo e Molise, un convegno di approfondimento di rilievo nazionale.

Secondo Roberto Mascarucci, componente del Consiglio direttivo nazionale dell’INU, già presidente della sezione, “è positivo che si sia di nuovo animato il dibattito attorno al percorso di fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, ma rischiano di essere miopi, secondo noi, alcune proposte emerse. Bloccare il processo non ha senso e comprometterebbe tutte le opportunità costruite, così come non occorre appesantire il quadro istituzionale attraverso la creazione di nuovi enti intermedi. Ci sono al contrario strumenti e dispositivi che attendono di essere valorizzati al
meglio, che possono costituire utili mezzi per favorire lo sviluppo, la programmazione, la progettazione in un’area ben più vasta di quella amministrata dai tre Comuni e all’interno della quale i centri urbani sono legati da tempo da comunanze e interconnessioni economiche e territoriali”.

Mascarucci si riferisce “all’area Pescara-Chieti, la cui progettazione, senza nulla togliere al processo di fusione in corso, anzi pensando a una sua accelerazione operativa in attuazione degli adempimenti in materia di urbanistica voluti dalla LR 58/2023, deve essere parte di una visione territoriale più ampia, capace di coinvolgere l’azione pianificatoria delle due Province. Vanno messi a punto i Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale di Chieti e di Pescara sfruttando appieno le possibilità offerte dalla nuova legge urbanistica regionale, che dà ad essi valenza
strategica, coadiuvati eventualmente da un Piano d’Area Integrato. Tutto in connessione con la definizione delle strategie territoriali nelle due Aree Urbane Funzionali di Pescara e Chieti in attuazione del Programma Regionale
Abruzzo FESR 2021-2027. Tornare indietro rispetto alla fusione, affidarsi a operazioni di ingegneria istituzionale, sono tutte azioni che avrebbero le sembianze di opportunità perdute, e di salti nel buio dagli esiti incerti”.