“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Notte di paura e di follia tra Pescara e Montesivano. Carabinieri sparano per evitare il peggio
Arrestato dopo un lungo e pericoloso inseguimento un albanese di 30 anni che aveva rubato dentro una villetta nel Comune di Villamagna
NOTTE DI FOLLIA TRA PESCARA E MONTESILVANO. Tutto ha inizio alle 3.00 quando viene segnalato un furto in abitazione nel Comune di Villamagna: i ladri sono entrati in una villetta e oltre ad asportare un televisore, soldi contanti e vari preziosi si sono anche impossessati dell’auto della vittima, una Volkswagen Passat. Le ricerche sono state estese immediatamente sia nella provincia di Chieti che in quella di Pescara dove i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara hanno iniziato a battere insistentemente il territorio alla ricerca del fuggiasco. Dopo circa 15 minuti una pattuglia ha incrociato l’auto che viaggiava a forte velocità sull’Asse Attrezzato con direzione Chieti-Pescara all’altezza del cementificio. E’ scattato subito l’inseguimento: i militari si sono messi alle calcagna dell’auto rubata che, per tutta risposta, ha accelerato ulteriormente facendo inversione e prendendo a fortissima velocità (quasi 200 km orari!) la variante per Montesilvano. L’inseguimento, durato per diversi minuti, è stato pericoloso per i Carabinieri che più volte si sono visti tagliare la strada dal malvivente che ha cercato in tutti i modi di far sbandare l’autoradio. Giunti all’altezza del cimitero di Montesilvano l’auto impazzita ha imboccato contromano la rotatoria urtando due auto di poveri malcapitati e mettendo in pericolo i (per fortuna pochi) utenti della strada che transitavano sulla Vestina; nel frattempo è giunta sul posto anche un’autoradio della Compagnia di Montesilvano allertata via radio dalla Centrale Operativa. Non pago, e sentitosi ancora col fiato sul collo, il fuggitivo prima ha speronato per ben due volte la gazzella nel tentativo di buttarla fuori strada, poi ha compiuto un’altra pericolosissima manovra di contromano sulla strada per Città Sant’Angelo dove ha rischiato di impattare frontalmente con un’altra autovettura nel tentativo di disfarsi degli inseguitori; a quel punto i militari, vista la situazione di gravissimo pericolo che l’auto impazzita stava generando e per scongiurare che qualche ignaro passante o automobilista potesse farne le spese anche a costo della vita, hanno esploso pochi precisi colpi sui pneumatici posteriori dell’auto che, attinta, ha sbandato andando ad impattare violentemente contro un muretto di cemento armato. Nonostante il devastante impatto, però l’autista del mezzo, miracolosamente illeso è uscito a fatica dalle lamiere e, vistosi braccato dai militari, ha iniziato a picchiarli con calci e pugni, procurando anche lesioni, fino a quando non è stato immobilizzato non senza fatica. A finire in manette Piroli Pashk, 30enne, pregiudicato, di origine albanese residente a Montesilvano; all’interno dell’auto è stata trovata la refurtiva che è già stata restituita all’avente diritto. L’uomo è stato tradotto in carcere in attesa di udienza di convalida.
Redazione Independent