“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Non si arrendono mai
Le province daranno battaglia contro l'abolizione. Perchè non impiegarli nelle scuole, ospedali e nei tribunali?
LA BATTAGLIA DELLE PROVINCE - Non si arrendono manco a morire. Le Province abruzzesi daranno battaglia contro il Decreto Legge del Governo Monti nella parte in cui prevede l’abolizione delle Province. Lo annuncia il Presidente dell’Unione delle Province Abruzzesi Enrico Di Giuseppantonio che, a Roma, ha preso parte all’Assemblea nazionale dell’Unione delle Province Italiane assieme agli altri Presidenti. "Prima di Natale – dice il Presidente Di Giuseppantonio – convocheremo a Pescara gli stati generali delle Province: ovvero le Giunte Provinciali, i Consigli Provinciali, i Presidenti delle Province e i Presidenti dei Consigli Provinciali delle Province abruzzesi allo scopo di svolgere un’azione di sensibilizzazione sia nei confronti dei cittadini che nei confronti dei Parlamentari abruzzesi"
CHE FINE FARANNO GLI STIPENDIATI? - .In tutto il mondo ci chiedono: ma che fanno le province? Nessuno sa dare una risposta precisa a questa domanda. In realtà se davvero funzionassero qualcosa potrebbero produrre. Il guaio è che negli ultimi decenni le province non hanno prodotto alcunchè di interessante, fatta eccezione per qualche rarissimo caso. Oggi le preoccupazioni per l'eliminazione delle medesime non interessa i cittadini comuni, ma solo gli stipendiati dell'Ente ed i loro familiari. La domanda più intelligente da porsi è: che fine faranno? un idea potrebbe essere quella di formare il personale delle province per impiegarlo negli ospedali, nei tribunali, nell'Inail, nei servizi sociali, nelle scuole.. e così via. Sicuramente sarebbe una scelta apprezzata dai cittàdini, perchè produrrebbe risultati tangibili per l'intera collettivita.