“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Non piu' ragazze sulla pista della F1
L'americano Chase Carey, il capo appunto della F1, ha deciso di eliminare le grid girls, ossia, le stupende modelle che appaiono prima della partenza di una gara
NON PIU' RAGAZZE SULLA PISTA DELLA F1. Gli scandali di Hollywood (tanti, da anni) quasi sempre coinvolgono le donne in cerca di vendetta. Traditi dagli uomini, che spesso non mantengono le promesse fatte per ottenere i piaceri delle ragazze, ogni giorno, praticamente, scoppia una bomba che sta facendo della cosiddetta mecca del cinema, una sodoma e gomorra dei giorni d'oggi. Come macchia d'olio, lo scandalo ha invaso la mentalita' americana raggiungendo posti e situazioni fuori della logica. Come sempre,le cose cambiano allorche' gli statunitensi prendono in mano il potere. Stavolta si tratta della Formula1, il piu' interessante evento sportivo che unisce la bravura dei piloti all' incredibile lavoro delle case costruttrici di auto da corsa. L'americano Chase Carey, il capo appunto della F1, ha deciso di eliminare le grid girls, ossia, le stupende modelle che appaiono prima della partenza di una gara, sempre sorridenti, pronte a mostrare belle gambe e seni turgidi coperti da modesti costumi. Sono, come detto, modelle, in cerca di guadagno. Dopo tutto, non e' forse una regola mondiale: donna, se sei bella e sexy non pensarci due volte e sfrutta il tuo look in qualche modo. In F1 adornano la scena, quasi costringono i quattro milioni di spettatori di ogni anno che seguono le gare dalla tribuna, di fissare lo sguardo su di loro fino al momento della partenza. Come si puo' allora, creare l'ipotesi di uno scandalo per le ragazze grid, quelle che si muovono sulla pista, mantengono ombrellini per riparare i piloti dalla pioggerellina o dal sole che brucia. Forse il solito gruppo pro femmine si e' lamentato per questo "sfruttamento" della donna nello sport? Non risulta. Non c'e' stata lamentela alcuna. Allora? Ross Brawn (che curo' la preparazione di Mike Schumaker alla Ferrari) ha dichiarato che si tratta di un "argomento delicato", ma non ha voluto aggiungere altro. D'altronde, Brawn e' il managing director della F1 e Carey e' pur sempre il suo boss. Quando ero ragazzo si diceva: donne e motori, gioie e dolori. Ma i dolori, in questo caso, dove sono? Forse soltanto nelle menti di chi a Hollywood non ne puo' piu' degli scandali quotidiani e cerca - in modo ambiguo - di frenare quel problema grosso grosso, che potrebbe invadere la formula uno. Ma smettiamola.
Benny Manocchia