“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
«Non mi faccio processare»
Il sindaco di Pescara non parteciperà al consiglio "Bella Ciao". Stoccate ai colleghi "Democrat" Cialente e Di Lorito
MASCIA SCATENATO: «NON MI FACCIO PROCESSARE». Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha annunciato che non parteciperà alla seduta del consiglio comunale, convocato alle 16,30 in via straordinaria da tutte le forze dell'opposizione, per i "noti" fatti del 25 aprile. In quella circostanza il sindaco scrisse una lettera all'insegnante Assunta D'Emilio, dirigente dell'istituto "11 febbraio 1944" rea di aver fatto cantare l'Inno di Mameli in versione Bambini d'Italia e, appunto 'Bella Ciao. «Se il Sindaco de L’Aquila Cialente si sente nel pieno diritto di riconsegnare la propria fascia e di ammainare il tricolore nella sua Città, e se il Sindaco di Spoltore Di Lorito ritiene legittimo approvare una delibera esecutiva per “controllare” le critiche democraticamente mosse contro il suo operato dai Cittadini, “avvisandoli” della possibilità di essere querelati - scrive Mascia ad un noto quotidiano locale - sottolineo il mio diritto di esprimere liberamente e democraticamente il mio pensiero a difesa dell’Inno di tutti gli Italiani, un diritto che diventa un dovere per un rappresentante delle Istituzioni». Il Primo cittadino di Pescara, nato per altro l'8 settembre, ha sottolineato i costi e l'inutilità di questo consiglio comunale sostenendo che «i problemi sono altri».
Marco Beef