“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
NoRifiuti: "Scarichi fognari di 120mila persone nel fiume e in mare"
Chiesto l'intervento della direzione marittima contro la decisione dell'Arta di sospendere il programma di monitoraggio della balneabilità delle acque
NORIFIUTI CONTRO LO STOP DELL'ARTA. “Con la salute della gente non si scherza. Nemmeno l’Arta se lo può permettere visto che di fronte ad una grave emergenza ambientale invece di aumentare i controlli dell’acqua del mare addirittura li sospende”. Lo dice Alessio Di Pasquale, segretario del Comitato No Rifiuti, in relazione alla sospensione dei campionamenti comunicati dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente. “Chiediamo subentri immediatamente la Direzione Marittima di Pescara che ha il potere di fare prelievi e di obbligare l’Arta a fare esami immediati. L’Arta ha un compito: quello di monitorare la qualità dell’acqua a tutela dei cittadini e deve rispettare questo dovere senza fare valutazioni politiche mai richieste e inopportune - aggiunge Di Pasquale - Ricordo lo sversamento occasione di liquami a Fosso Pretaro nell’agosto 2013 dove l’Arta si è affrettata a fare analisi nell’arco di due ore dando i risultati all’amministrazione in 24 ore e addirittura ordinando la sospensione della balneazione il giorno di ferragosto. Ora l’Arta cita un decreto legislativo del 2008 che permetterebbe la sospensione delle analisi in caso di “situazione anomala dove si precisa che per “situazione anomala” la stessa legge intende “un evento o una combinazione di eventi che impattano sulla qualità delle acque di balneazione nella zona in questione e il cui verificarsi è previsto in media non più di una volta ogni quattro anni”. Evidentemente all’Arta hanno anche la sfera di cristallo per fare simili previsioni. Strano che questo decreto non sia stato utilizzato nel ferragosto del 2013: non vogliamo pensare che la norma venga interpretata a seconda di chi governa. Come Comitato troviamo tutta questa storia vergognosa: ad iniziare dal silenzio dell’amministrazione comunale che su questa emergenza ambientale non ha detto una sola parola per arrivare addirittura alla sospensione delle analisi delle acque disposte dell’Arta. In pratica si preferisce non sapere, non dire, non divulgare, mettere tutto a tacere mentre per giorni gli scarichi fognari di 120.000 persone sono finiti nel fiume per poi giungere al mare. A questo punto è inevitabile che la Direzione Marittima prenda in mano la gestione di tutta questa vicenda, assieme ad un’inchiesta da parte della Procura di una storia che per comportamenti e silenzi sta assumendo contorni inquietanti. Sulla salute dei cittadini non si specula”.
Redazione Independent