“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
No alla Cena della Solidarietà, sì ai soldi de La City per i bisognosi
Croce Rossa e Comune insieme per i senza fissa dimora. L’evento, che si svolgerà sabato 30, torna a Pescara e in contemporanea in altre 24 città d’Italia
UN PASTO UNA TANTUM. Si chiama “Pasto della Solidarietà” la cena che avrà luogo sabato 30 gennaio a Pescara e in altre 24 città d’Italia, promossa in Italia da CRI e Land Rover. Per la città è un ritorno dopo diversi anni di assenza: l’evento, patrocinato dal Comune di Pescara, è reso possibile grazie al supporto delle Unità di Strada che ogni giorno operano a favore dei più bisognosi in rete con le altre associazioni che si occupano di assistenza alle persone senza fissa dimora.
“La collaborazione fra CRI e Land Rover è consolidata a livello nazionale e internazionale - ha detto Matteo Mattioli, Commissario Comitato Locale di Pescara - Una sinergia resa possibile da compagni di viaggio di grande valore come Land Rover che sponsorizza l'attività dell'unità di strada da circa 2 anni e tutti gli sponsor locali che ci aiuteranno per la cena. Tramite questa attività che viene svolta andando nei luoghi di ritrovo degli homeless, CRI è presente già due volte a settimana insieme con le atre associazioni che operano in rete con il Comune e quotidianamente su questo speciale fronte. Abbiamo deciso di riprendere questa attività a Pescara con grande entusiasmo: grazie all'impegno di tutti i volontari riusciremo a mettere nei pressi della stazione centrale una tenda di 10 metri per 15 con una cucina che sforna 200 pasti l’ora, sotto cui accoglieremo chi di loro vorrà raggiungerci”.
MEGLIO I SOLDI DE LA CITY. Le forze in campo sono importanti: questa cena viene svolta in tutta l'Italia in 24 diverse città e coinvolgerà circa 600 volontari. A Pescara sono circa 80 le persone attive su assistenza e cucina e contiamo di preparare almeno 150 pasti. Noi però crediamo che questa iniziativa non sia sufficiente: di conseguenza diciamo no alla Cena della Solidarietà, sì invece ai soldi de La City per i bisognosi. Perchè? Presto detto: anzichè progetti una tantum sarebbe opportuno pianificare seriamente il da farsi e dare un tetto a chi non ce l'ha o difficilmente può permetterselo. Abbiamo già spiegato in questo articolo come, secondo l'associazione culturale PiùAbruzzo, si potrebbe realizzare concretamente tale idea. Pensiamoci.
Ray Manzarek