“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Nemmeno una citta' italiana "vivibile"?
Nella classifica "the most liveable city" (la citta' piu' vivibile) nel mondo non figura nessuna italiana. Le peggiori? Damasco in Siria e Lagos in Nigeria
NEMMENO UNA CITTA' ITALIANA "VIVIBILE"? Si adagia lungo il fiume Danubio, citta' natale dell'Art Nouveau e comunemente conosciuta come il "ritrovo degli anziani". Avete capito: Vienna. Per la prima volta in venti anni, una citta' europea ha ottenuto il primo posto nello studio annuale dell'Economist Intelligence Unit. Vienna ha battuto Melbourne divenendo cosi' "the most liveable city" (la citta' piu' vivibile) nel mondo. La scelta e' venuta fuori da un gruppo di 140 citta', sulla base di positivi fattori politici, di stabilita' sociale, criminalita' e salute pubblica. Dall'altra parte della bilancia hanno scelto Damasco, in Siria, come una delle citta" "invivibili" nel mondo, con a ruota Bangladesh e Lagos, in Nigeria, colpite da terrorismo, criminalita' guerre e rivoluzioni interne. Dopo Vienna si sono classificate Melbourne (Australia). Osaka (Giappone). Calgary (Canada). Sidney (Australia). Vancouver (Canada)-Tokyo (Giappone). Toronto (Canada). Copenaghen (Danimarca). Adelaide (Australia). Ho letto e riletto la classifica guidata da Vienna, ma niente. Nemmeno una citta' italiana menzionata. Proprio non esiste a casa nostra una citta' "vivibile"? Eppure l'Urban Ecosystem ha definito questi nostri paesi chiaramente invitanti e vivibili. Si tratta di Macerata, Verbania, Mantova, Trento, Bolzano, Oristano, Belluno, Sondrio, Pordenone, Venezia. Insomma, a chi credere?
Benny Manocchia