“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Nel 2017 il reddito pro capite delle famiglie abruzzesi è cresciuto del 2,1%
Secondo lo studio Findomestic è il valore più elevato tra le regioni meriodionali attestandosi attestandosi a 16.994 euro
CRESCE IL REDDIDO PRO CAPITE DELLE FAMIGLIE ABRUZZESI. Nel 2017 il reddito pro capite delle famiglie abruzzesi è cresciuto del 2,1% attestandosi a 16.994 euro, il valore più elevato tra le regioni meridionali. La spesa per i beni durevoli è aumentata del 2,3%, lievemente al di sopra della media nazionale, con una spesa media delle famiglie di 2.118 euro, 439 in più del Mezzogiorno d’Italia. Il comparto delle auto ha contribuito in modo sostanziale a questo incremento, con valori superiori alla media nazionale, soprattutto per il segmento dell’usato (+6,1%). Altri contributi positivi alla crescita del comparto “durevoli” sono venuti dai motoveicoli (+9,3%) e dai mobili (+1,8%). A livello provinciale Teramo (+4,9%) e Pescara (+3%) hanno registrato gli incrementi maggiori in termini di spesa. Questi sono i principali risultati della ventiquattresima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Abruzzo, presentato oggi a Roma. Nel 2017 il reddito pro capite delle famiglie abruzzesi è cresciuto del 2,1% per un controvalore di 16.994 euro, valore che risulta il più elevato tra le regioni meridionali. La spesa complessiva per i beni durevoli è stata pari a 1.175 mn di euro in aumento del 2,3% rispetto al 2016, un incremento maggiore rispetto alla media nazionale (+2% con 60.558 mn di euro). Dopo un 2016 in flessione il 2017 ha evidenziato un sentiero di crescita positivo per l’economia della Regione, seppure lievemente inferiore al Mezzogiorno e al dato nazionale.
I SETTORI DI SPESA. I settori di spesa:
- Auto e moto – Andamento positivo per il comparto delle auto usate che registra un notevole incremento dei consumi pari al +6,1%, un dato superiore alla media nazionale (+5,5%), con una spesa complessiva pari a 325 mn di euro. Il settore delle auto nuove (+1,7% con acquisti per 369 mn di euro) sperimenta un trend più contenuto rispetto all’usato, ma nettamente superiore alla media nazionale (+0,1%). Consumi in deciso aumento anche nel segmento dei motoveicoli, con un +9,3% (26 mn di euro di spesa) che rafforza ulteriormente la crescita dello scorso anno (+6,7%).
- Mobili – Il settore dei mobili registra una crescita dei consumi dell’1,8%, perfettamente in linea con la media nazionale, con acquisti complessivi pari a 292 mn di euro.
- Elettrodomestici – In lieve flessione gli acquisti degli elettrodomestici grandi e piccoli (-0,5%) con una spesa complessiva di 81 mn di euro, che riflette il trend poco vivace del comparto a livello nazionale (+ 0,7%, in rallentamento rispetto al +2,2% del 2016). Più marcato il calo nel settore dell’elettronica di consumo (-7%), un dato che rispecchia il trend nazionale (-5,3%).
- Information Technology – Nel comparto dell’Information Technology la forte contrazione a livello nazionale (-3,9%) influenza la performance regionale, che registra un calo deciso dei consumi (-4,1% con una spesa di 36 mn di euro), in controtendenza rispetto al buon rendimento dello scorso anno (+2,4%).
LE PROVINCE. Nel 2017 aumenta il reddito disponibile pro capite di tutte le province abruzzesi rispetto allo scorso anno. Guida la classifica Chieti con 18.054 euro (+2,4%), mentre seguono L’Aquila con 17.656 euro (che registra la crescita inferiore tra le province abruzzesi con un +1,8%), Pescara con 16.540 euro (+2,2%, in accelerazione rispetto al +1,7% del 2016) e Teramo con 15.491 euro (+1,9%). Quadro a due velocità per quanto riguarda il mercato delle auto nuove: Teramo traina la crescita del comparto con un brillante +8,5%, seguito dal +2,5% di Pescara, attestandosi entrambe a 95 mn di euro di consumi complessivi. Segnano invece il passo Chieti (-2,6%), che con 104 mn di euro rimane comunque al comando del gruppo in termini di spesa complessiva, e L’Aquila (-1% per un controvalore di 75 mn di euro). Tutte le province abruzzesi registrano invece ottimi risultati nel segmento delle auto usate, guidate da Chieti (+7,2%, 101 mn di euro) e Teramo (+6,7%, 71 mn di euro) che si posizionano nettamente al di sopra della crescita media nazionale (+5,5%). Performance decisamente vivaci anche per L’Aquila (+5,2%, 81 mn di euro) e Pescara (+4,9%, 72 mn di euro). Inversione di tendenza rispetto al 2016 nel settore dei motoveicoli, dove Pescara (+17,5%) e Teramo (+17,3%) superano abbondantemente le deboli performance dello scorso anno (rispettivamente +3,6% e -3,6%), mentre Chieti e L’Aquila registrano rispettivamente +1,1% e -1,7% dopo gli ottimi risultati del 2016 (+15,6% e +12,1%). Per quanto riguarda l’acquisto dei mobili, è Pescara a guidare la crescita con un +3,1% (69 mn di euro) che supera nettamente la crescita media nazionale (+1,8%), mentre Chieti si conferma al primo posto per volumi di spesa (90 mn di euro con una crescita del 1,3%). Andamento in rialzo anche per Teramo (+1,8%, 67 mn di euro) e L’Aquila (+0,9%, 66 mn di euro). Nel settore degli elettrodomestici grandi e piccoli, Pescara risulta l’unica provincia con una spesa in crescita (+0,6%, 19 mn di euro), mentre in leggera flessione si trovano Teramo (-0,3%, 19 mn di euro), Chieti (-0,4%, rimanendo comunque in testa alla classifica dei volumi di spesa con 25 mn di euro) e più marcatamente L’Aquila (-1,7%, 18 mn di euro). Per il comparto dell’elettronica di consumo, dopo le buone performance dello scorso anno, si evidenzia un calo della spesa in tutte le province, leggermente più contenuto per Pescara (-6%) e Teramo (-6,7%) rispetto a L’Aquila (-7,3%) e Chieti (-7,7%). Ribasso generalizzato anche nel comparto dell’Information Technology (-4,1% a livello regionale), in linea con un andamento negativo a livello nazionale (-3,9%). Pescara riesce a contenere il calo (-2,8%, 9 mn di euro) con performance migliori rispetto alla media nazionale (-3,9%), mentre Teramo (-4,4%, 8 mn di euro), L’Aquila (-4,5%, 8 mn di euro) e Chieti (-4,7%, 11 mn di euro) sperimentano una flessione più marcata.
Redazione Independent