“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Naiadi: cosa ('caso') succede?
L'imprenditore Di Renzo chiede aiuto alle Istituzioni. Replica Mascia: «Ma se paga 1500 euro l'anno»
NAIADI. CHE 'CASUS' SUCCEDE? Piomba sulla scena politica la vicenda delle presunte difficoltà in cui verserebbe l’imprenditore Luciano Di Renzo, tali da non poter assicurare il futuro della squadra di pallanuoto e la riapertura del PalaPallanuoto. Attualmente Di Renzo paga per la gestione della complessa macchina dell’impianto Le Naiadi (piscina, palestra, campi da calcio, bar, eventi) un canone, che si aggira intorno ai 1.500 euro l’anno, alla Regione Abruzzo che è proprietaria della struttura. «Grazie a un bando di gara indetto dall’ex giunta Del Turco, con assessore Enrico Paolini», spiega il sempre attento alle questioni sportive e non il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia. «Un canone mai ritoccato - aggiunge il Primo cittadino - nonostante quella macchina oggi possa contare su introiti certi inerenti le centinaia di utenti che sono abbonati e che ogni giorno frequentano la struttura. E’ evidente che l’appello di Di Renzo merita uno studio attento, per verificare quali siano stati effettivamente gli investimenti sulla struttura, e soprattutto perché siano state realizzate opere come una Spa a fronte di tali e tante difficoltà economiche». Anche in passato la struttura aveva vissuto enormi problemi con una gestione che finì in fallimento. Oggi sembra di rivivere il passato. Ma se è così allora vuol dire che qualcosa non va. E Chiodi cosa ne pensa della siuazione del Centro Sportivo più noto d'Abruzzo?
Marco Beef