“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
‘Movida’. Esposto alla Corte dei Conti per il maxi risarcimento
Pettinari e i pettinaristi denunciano la spesa di denaro pubblico per risarcire con 360mila euro i residenti di via Cesare Battisti, via Piave, via Mazzini, via Carlo Poerio e via Clemente de Caesaris
“Questa mattina abbiamo tenuto una conferenza stampa per illustrare il contenuto dell’esposto che abbiamo depositato alcuni giorni alla Procura della Corte dei Conti sui fatti della movida pescarese”. Comincia così la nota stampa del gruppo politico che fa riferimento a Domenico Pettinari.
La questione si riferisce al noto ricorso presentato da gruppo di cittadini, tutti residenti nella zona compresa tra Via Cesare Battisti, Piazza Muzii, Via Clemente De Cesaris, Via Giuseppe Mazzini, Via Piave e Via Carlo Poerio, i quali, ai sensi dell’ex art. 702 bis cpc, il 22.08.2022, hanno agito contro il Comune di Pescara per ottenere risarcimento del danno subito. Sotto la lente il periodo che va dal 31.07.2016 al 16.12.2021 in cui si è evidenziata la mancata adozione di provvedimenti idonei ad eliminare il sistematico superamento nell’area di residenza dei limiti di inquinamento acustico previsti ex lege.
Nell’area tra Via Cesare Battisti, Piazza Muzii, Via Clemente De Cesaris, Via Giuseppe Mazzini, Via Piave e Via Carlo Poerio, negli ultimi anni sono state aperte numerose attività commerciali di somministrazione di alimenti e bevande alcoliche, muniti di impianti per la diffusione musicale, quindi, l’area, nelle ore serali – notturne è intensamente frequentata.
Il Tribunale Ordinario di Pescara, con l’Ordinanza n. 2126/2024 del 23.12.2024, ha accolto in parte le richieste avanzate dai ricorrenti nel giudizio iscritto al R.G. n. 3137/2022, riconoscendo l’illiceità della condotta, accertata a carico del Comune di Pescara, per l’omessa attivazione di misure idonee a contenere l’inquinamento acustico nell’area cittadina oggetto di esame, nel periodo dei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio, agosto e settembre degli anni 2017, 2018, 2019 e 2021. Con la stessa Ordinanza n. 2126/2024 del 23.12.2024, il Tribunale Ordinario di Pescara, ha condannato il Comune di Pescara al pagamento di complessivi euro 367.252,00, in favore dei ricorrenti, per il risarcimento dei danni subiti oltre le spese di lite.
L’Amministrazione Comunale, con Delibera di Giunta n. 87 del 20.02.2025, al fine di provvedere a reperire le risorse occorrenti per il versamento della somma di euro 367.252,00, così disposto dall’Ordinanza n. 2126/2024 del 23.12.2024, del Tribunale Ordinario di Pescara, ha approvato la variazione urgente al bilancio 2025 – 2027 del Comune di Pescara, per riconoscimento spesa per debiti fuori Bilancio, prelevando la somma occorrente dai capitoli di spesa destinati alla “Manutenzione straordinaria marciapiedi – Accordo Quadro”, per euro 300.000,00 e alla “Manutenzione straordinaria parchi e verde urbano”, per la restante somma pari ad euro 67.252,00.
Il Consiglio Comunale di Pescara, nella seduta del 28.02.2025, ha adottato le Deliberazioni nn. 29 e 28, con le quali ha provveduto rispettivamente ad approvare il riconoscimento del debito fuori bilancio, di cui all’Ordinanza n. 2126/2024 del 23.12.2024, del Tribunale Ordinario di Pescara e la ratifica della Delibera di Giunta Comunale n. 87 del 20.02.2025.
“Ora - scrive Domenico Pettinari - non v’è chi non veda che i cittadini tutti , per il tramite delle cassemcomunali, sono stati chiamati a pagare una somma derivante dalla incapacità delle amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni in esame (2017 – 2021) di mettere in atto misure atte a prevenire il danno e quindi la sentenza di condanna. Se le amministrazioni comunali avessero adottato misure di contenimento per insonorizzare i luoghi molto probabilmente avremmo evitato i conflitti tra residenti e commercianti e quindi i ricorsi e il successivo risarcimento .
Per questi motivi “nel pieno esercizio nelle nostre funzioni, a tutela dell’interesse generale della collettività, abbiamo ritenuto di presentare, in data 18/3/2025, un esposto alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti per chiedere di accertare se nei fatti descritti sia o meno configurabile un’eventuale responsabilità amministrativa per le condotte
assunte, tenuto conto del pubblico interesse e dei criteri legali e giuridici informatori dell’*agere* pubblico dettati dall’art. 97 Cost., quali quelli di economicità, di efficienza e di buon andamento”.
E poi: “Questo non è il primo e non sarà l’ultimo degli esposti che abbiamo già inviato dall’inizio della presente consiliatura perché riteniamo fermamente che una opposizione ha il dovere di utilizzare ogni strumento democratico
atto a far chiarezza su situazioni dubbiose . Avevamo promesso di fare una opposizione dura, senza fare sconti, una opposizione che non guarda in faccia nessuno ma che persegue solo l’interesse pubblico e quindi la salvaguardia del pubblico danaro quale faro ispiratore delle nostre azioni quotidiane . Lo avevamo promesso in campagna elettorale e lo stiamo attuando quotidianamente”, conclude il consigliere Pettinari a nome di tutto il movimento .