“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Morte Alina Cozac. Lunedì la sentenza: ergastolo o assoluzione?
Sul banco degli imputati e col rischio del massimo della pena il compagno. Si decide in base alle perizie mediche
Lunedì prossimo, 31 ottobre 2025, conosceremo il verdetto della Corte d’Assise di Chieti in merito al processo per omicidio volontario aggravato a carico di Mirko De Martinis, 49 enne di Spoltore, accusato per la morte della compagna convivente Alina Cozac, 42 anni all’epoca, deceduta il 22 gennaio 2023 nella casa dove viveva coll’imputato.
Secondo l’accusa che ha disposto l’arresto di De Martinis sulla base della perizia del medico legale Christian D’Ovidio che, nella sua relazione, ha descritto l’evento morte provocato da “asfissia meccanica”, leggi strangolamento. Di parere inverso la difesa De Martinis che, attraverso l’avvocato Vaira, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato perché il fatto non sussiste, basandosi per l’appunto su altro parere medico legale e che attribuirebbe la morte della donna a cause naturali.
La pubblica accusa, composta dai pubblici ministeri Giuseppe Bellelli e Anna Maria Martini, al termine del dibattimento hanno chiesto l’ergastolo per l’imputato.
Ora non siamo dei giuristi ma dinanzi ad una situazione di questo tipo non esistono alternative: o è colpevole oltre ogni ragionevole dubbio oppure è innocente, e il codice penale, su questo argomento é tassativo.
Ovviamente seguiremo gli sviluppi di questa vicenda di cronaca nera che in un primo momento è stata subito identificata come ‘caso’ di femminicidio.