“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Moratoria Cave all'Odg
Il Consiglio regionale verso l'approvazione di nuove concessioni. Sponda Pdl/Pd, scttico Acerbo
Domani (martedì 3 giugno) il Consiglio regionale d'’Abruzzo discuterà ’l'’approvazione delle Modifiche all'’art. 29 della L.R. n.1/2012 per il settore Attività Estrattive in Abruzzo. La legge che disciplina il blocco del rilascio di nuove concessioni vivrà, in virtù delle modifiche presentate dalla maggioranza, una sorta di abrogazione alla moratoria sulle cave.
CONFINDUSTRIA DELUSA - Il presidente di Confindustria, Michele Angelucci, ha fortemente criticato le modifiche in discussione presso l'Emicilo. «La normativa in discussione - ha spiegatpo Angelucci - risponde soltanto in minima parte alle esigenze degli operatori abruzzesi, poichè la sospensione, se approvata così come definita nel testo dai lavori della IV Commissione Industria, “non si applicherebbe alle concessioni in corso di rilascio che alla data del 30.12.2011 hanno già ricevuto il parere positivo del Comitato VIA».” Per tutti gli altri casi, anche ove vi sono già stati comunque investimenti (macchinari e personale), non potrà essere evitata la chiusura delle attività.
ACERBO CONTRO IL PD - Non è affatto soddisfatto il consigliere regionale del Pd, Maurizio Acerbo che su facebook annuncia battaglia e non risparmia critiche al Pd. «Non potrò essere al comitato V.I.A. con i comitati - ha spiegato l'esponente di Rifondazione - perchè devo vigilare in Consiglio Regionale per bloccare emendamento pro-cave del PD. Mi tocca fare opposizione pure all'opposizione!». In particolare Acerbo ce l'ha con i consiglieri Camillo D'Alessandro e Marinella Sclocco. «E’ pazzesco - ha detto Acerbo - che il Pd abbia presentato un emendamento contro la moratoria sulle cave collocandosi oggettivamente su una posizione più arretrata dello stesso PDL sulle questioni ambientali. Non si capisce - ha concluso - quale sia il riformismo di un partito che cavalca pressioni lobbistiche e che dovrebbe farsi un esame di coscienza visto che nella passata giunta aveva nominato assessore al settore una imprenditrice in palese conflitto di interessi essendo cavatrice».
Marco Beef