“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
NULLA DI FATTO TRA MONTI E BERLUSCONI. Ieri c'è stato un incontro al vertice tra Berlusconi e Monti. Erano presenti a Palazzo Chigi da una parte il Premier Mario Monti, assistito dal sottosegretario Catricalà, e dall'altra Berlusconi, Alfano con la partecipazione dell'abruzzese Gianni Letta ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Durante il vertice sono state confrontate le rispettive posizioni sulla situazione politica, le prospettive di modifica della legge elettorale, la situazione economica del Paese e la legge di stabilità.
LE POSIZIONI A CONFRONTO. Il Pdl chiede al Governo di abbassare la pressione fiscale, di rinunciare allo aumento dell'IVA e rivedere le detrazioni fiscali contenute nella legge di stabilità. Berlusconi, infatti, è preoccupato per le eventuali ripercussioni elettorali che l'aumento della pressione fiscale determinerebbe nell'elettorato di centrodestra. Il Premier ha tentato di rassicurare la delegazione del Pdl sulla bontà della manovra che, a giudizio di Monti, migliorerà la situazione economica e allevierà le condizioni di chi percepisce bassi redditi. Il Presidente si è anche informato dello stato di avanzamento della riforma elettorale. Per il Cavaliere la responsabilità della mancata approvazione della legge elettorale è del Pd. Tiepide sono state le aperture del Professore alle richieste di modifica della legge di stabilità. E' nota la posizione del
Governo secondo cui le modifiche ci potranno essere ma a saldi invariati. Basti pensare che l'abolizione dell'aumento dell'IVA dell'1% comporterebbe minori introiti di oltre 3 miliardi di Euro per le casse dello Stato.
OGGI TOCCA A BERSANI. In giornata è previsto un incontro fra Monti e Bersani. Anche questo summit si presenta irto di difficoltà in quanto la posizione di Bersani ricalca in qualche modo quella di Berlusconi. Maroni in una conferenza stampa si è espresso in modo pessimistico sul futuro del Governo Monti: ha infatti dichiarato in una conferenza stampa: "Non credo che Monti mangerà il panettone". Il Governo sembra appeso ad un filo in questa fase della situazione politica, prossima ad una serie di scadenze elettorali. E non solo è a rischio la legge di stabilità, ma anche il DL anticorruzione e la cosiddetta legge bavaglio. Se non si trova un compromesso, il Governo potrebbe anche porre il voto di fiducia il cui esito è difficile da prevedere. In ogni caso sembra molto probabile che si andrà alle urne con la vecchia legge elettorale il cosiddetto Porcellum.
Clemente Manzo