“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Montesilvano e il caso dei chioschi "abbandonati" costati 65mila euro
Montesilvano Democratica incalza il primo cittadino sull'iter burocratico. A Santa Filomena ci sono due strutture in legno che attendono di essere gestite
MONTESILVANO E IL CASO DEI CHIOSCHI "ABBANDONATI" NELLA PINETA. A Montesilvano si attende da tempo il bando per l’affidamento dei due chioschi nella Pineta di Santa Filomena e costati alla collettività 65mila euro. “Il sindaco Maragno - spiega Lino Ruggero - non ha rispetto per i contribuenti, costretti a sostenere di tasca propria progetti che restano abbandonati, come accade con i due chioschi di legno, costruiti dalla passata amministrazione nella Riserva naturale di Santa Filomena con lo scopo di restituire alla città un’area verde, oggi simbolo di sporcizia e degrado". La giunta moltesilvanese, infatti, aveva deliberato lo scorso mese di ottobre sulla necessità di affidare la gestione delle due opere senza però avviare l'iter per il bando pubblico. “La riqualificazione della Pineta, scippata da anni ai montesilvanesi da prostitute e vandali, è essenziale per la nostra città – ha detto Ruggero – ecco perché ho voluto fortemente questo progetto, nato tre anni fa grazie a una convenzione con il Corpo forestale dello Stato". I due chioschi di legno si trovano all’interno della Riserva naturale, in corrispondenza di via Sele e via Torrente Piomba.
Redazione Independent