Montesilvano e Spoltore: “no” alla colonizzazione, salta il nome "Pescara" per il nuovo Comune

Siamo ancora in alto mare. La questione rischia di continuare ad andare per le lunghe, e chissà per quanto altro tempo e con gravi conseguenze

Montesilvano e Spoltore: “no” alla colonizzazione, salta il nome "Pescara" per il nuovo Comune

Come riporta il quotidiano online www.ilMontesilvano.it Montesilvano e Spoltore dicono no alla colonizzazione, e così salta il nome "Pescara" per il costituendo Comune, già Nuova Pescara, che dovrebbe sorgere dalla fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore. Già, fusione e non annessione come invece diventerebbe secondo qualcuno. Chi l'avrebbe mai detto, fino a pochi anni fa, che potesse esistere una coscienza montesilvanese e spoltorese così forte, un senso di identità tale da far alzare barricate nel momento in cui si fosse paventata la possibilità di unirle (o, a questo punto, incorporare) ad altri comuni. E invece è successo proprio questo. L'idea della Nuova Pescara, o Grande Pescara che dir si voglia, ha avuto il potere di risvegliare ciò che evidentemente era solo all'apparenza sopito ma in realtà covava eccome sotto la cenere, pronto a esplodere.

Ieri sera in piazza Italia si doveva approvare lo statuto della Nuova Pescara, ma sia Montesilvano che Spoltore si sono opposte all'utilizzo del nome "Pescara" per la nuova città metropolitana: l'assemblea è stata adesso riconvocata per il 12 settembre. Ricordiamo che Montesilvano e Spoltore si trasformerebbero in municipi, andando ad affiancare quelli di Castellammare Adriatico e Porta Nuova. Ciò significa che, per assurdo, a quasi 100 anni dalla nascita si avrebbe, seppur simbolicamente, una risuddivisione del capoluogo adriatico nei due originari paesi di Castellammare e Pescara (Porta Nuova, appunto), elevati allo stesso rango di Montesilvano e Spoltore, che comunque avrebbero una certezza: quella di rimanere subalterni.

Era prevedibile che su questo tema non venissero fatti sconti e che, dunque, sia Montesilvano che Spoltore si opponessero nettamente a tale ipotesi. L'altra questione finita sul "banco degli imputati" è stata poi quella, già affrontata nelle scorse settimane, del poltronificio che si verrebbe a creare con tutti questi nuovi municipi. Insomma, gente, siamo ancora in alto mare. La questione rischia di continuare ad andare per le lunghe, e chissà per quanto altro tempo.