“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Montesilvano, Ruggero (MD) picchia duro: «Maragno? Un pinocchio»
Il leader dell'opposizione non le manda a dire e ricorda al sindaco le promesse fatte durante la campagna elettorale
MONTESILVANO, RUGGERO (PD) PICCHIA DURO: «MARAGNO? UN PINOCCHIO» “Mai come oggi la nostra Montesilvano ha vissuto un momento così difficile: tassazione estrema, sempre più famiglie sfrattate e tante altre ai limiti della povertà. Strade sporche e sepolte dai rifiuti, commercianti sfiniti, turismo pressoché inesistente. Eppure, invece di fare qualcosa per la città, il sindaco Maragno perde tempo con ‘operazioni verità’ fasulle, addossando le colpe alle amministrazioni passate oppure a chicchessia, dimostrando, in questo modo, di essere completamente privo di qualsiasi capacità politica e amministrativa”. E’ quanto afferma il capogruppo di Montesilvano Democratica in Consiglio comunale Lino Ruggero in risposta alla conferenza stampa oganizzata dal primo cittadino di Montesilvano e la sua giunta due giorni fa.
E LE PROMESSE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE? Secondo Ruggero il sindaco della quinta città d'Abruzzo non starebbe rispettando il patto con i cittadini montesilvanesi che l'hanno votato alle scorse elezioni comunali. “La realtà - dice l'imprenditore del settore pompe funebri, già candidato sindaco col Partito Democratico - è che le promesse fatte da Maragno in campagna elettorale Più vita, più lavoro, più speranza, più sicurezza sono solo slogan vuoti, come tutti gli altri impegni presi dal sindaco sul taglio dei costi della politica oppure sulle professionalità di cui si sarebbe circondato per risolvere, una volta per tutte, i problemi della città”.
SULLA SITUAZIONE ECONOMICA. Ruggero, poi, critica l'amministrazione di centrodestra anche sulla gestione della catastrofica situazione economica del Comune. "Noi di Montesilvano Democratica - spiega - abbiamo accolto favorevolmente i discorsi del primo cittadino sulla necessità di risparmiare, nominando solo cinque assessori e limitando i numeri dei dirigenti grazie all’accorpamento di alcuni settori, come per esempio lavori pubblici e manutenzione. Purtroppo il sindaco ha dimenticato molto presto che le casse comunali fossero vuote. I numeri parlano chiaro: 330mila euro per altri due assessori, 400mila per un nuovo dirigente, inutile, oppure 2milioni e 800mila euro di spesa aggiuntiva grazie alla rinegoziazione dei mutui. Ma i soldi non erano finiti?".
CHI REGGE MARAGNO? Infine l'affondo politico. “Mentre i cittadini disagiati sotto l’albero troveranno solo le bollette da pagare – ha concluso Ruggero – Maragno e la sua giunta, pur non avendo più i numeri per governare, restano incollati alla poltrona solo per prendere lo stipendio. Invece di convocare conferenze stampa dove portare i decreti di nomina dello staff, sarebbe stato meglio abbassare le tasse ai cittadini”.
Redazione Independent