“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Montesilvano, Maragno non si taglia lo stipendio: è protesta
La Giunta invoca presunti cavilli legali. Montesilvano Democratica ironizza: "E' l'oasi dei furbetti e dei mestieranti della politica"
MONTESILVANO E IL COSTO DEL POLITICO. Non passa la mozione di Montesilvano Democratica che aveva chiesto al consiglio di votare la riduzione degli stipendi di sindaco, assessori e consiglieri allo scopo di creare un fondo di solidarietà sociale. "Secondo il primo cittadino - attacca Lino Ruggero - Montesilvano rischia il predissesto finanziario e questa condizione di precarietà, se verificata, comporterebbe tagli pesanti ai servizi sociali. Ciò nonostante, la nostra proposta, grazie alla quale si sarebbero risparmiati ben 1,6mln di euro, è stata ritenuta ‘tecnicamente inammissibile’ dalla giunta che ha tentato di ripararsi sotto l’ombrello della giurisprudenza”. Alla base del dinego ci sarebbero state ragioni legali, cavilli, che non ne avrebbero consentito l'applicazione. "Hanno abbassato i compensi dei politici - incalza Ruggero - a Pescara, dove gli stipendi sono stati ridotti del 30%, a Giulianova, con un taglio delle indennità del 50%. La strada scelta dall’amministrazione Maragno è solo un tentativo misero per mascherare il proprio attaccamento alla poltrona”. Anche un consigliere d'opposizione avrebbe dichiarato di essere contrario alla riduzione del compenso (gettone di presenza): come dire, insomma, che alcune idee sono più trasversali che mai.
Redazione Independent