“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Monnezza: il piano bis o tris o..
Sulmona, Civeta di Cupello, Chieti, e Cerratina smaltiranno i rifiuti di Pescara. Nel frattempo ecco le nuove discariche
CASO MONNEZZA - La Regione Abruzzo ha autorizzato questa mattinata, con delibera di Giunta, fino al 31 dicembre 2012, l'attivazione della riserva volumetrica complessiva del 5 per cento sulle discariche di Sulmona, Civeta di Cupello, Chieti, e Cerratina per una capacità complessiva di 51.350 mc. La decisione è stata assunta per fronteggiare le necessità di smaltimento dei rifiuti nel comprensorio pescarese, attualmente in stato di non autosufficienza, per la chiusura della discarica di Colle Cese. E' questa, dunque, l'idea per uscire dall'emergenza ma chi sosterrà gli aumenti per i costi di trasporto? La risposta la conoscete benissimo
REALIZZARE LE NUOVE DISCARICHE - I soggetti responsabili della costruzione degli impiantidovranno provvedere alla realizzazione delle discariche, già autorizzare dalla Regione: come la discarica di Atri (90mc), di Gioia dei Marci (365 mc), di Irgine e Grasciano nel comune di Notaresco (177 mc e 485 mc) ed un ampliamento della discarica già attiva di Cerratina per 200 mc. In particolare, per la discarica di Grasciano la Regione ha imposto un cronoprogramma che dovrà essere rispettato, per evitare il commissariamento. La deliberazione è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa, dal presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, e dall'assessore ai Rifiuti, Mauro Di Dalmazio, i quali hanno anche anticipato che i comuni di Sulmona e Cupello hanno già formalizzato con atto del 7 marzo la disponibilità ad ospitare i rifiuti del pescarese.
CHIODI ESCLUDE L'EMERGENZA - Il Presidente e l'Assessore hanno categoricamente escluso che la Regione Abruzzo si "trovi in una fase di emergenza", mentre hanno stigmatizzato "inadempienze, inerzie e comportamenti degli enti e soggetti tenuti a dare attuazione alla programmazione regionale". "Per chiarire i ruoli di responsabilità dei vari enti interessati alla gestione dei rifiuti – ha spiegato Di Dalmazio – va chiarito che le difficoltà non derivano dalla mancata programmazione della Regione Abruzzo ma da un mancato adempimento di quella programmazione da parte degli enti locali e dei consorzi degli enti locali".
Redazione Independent