“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Monnezza. E' la volta buona?
Approvato "teoricamente" il piano rifiuti. Ora la palla passa ai Comuni ma c'è il problema elezioni e ballottaggi
CE LA FAREMO A FARE QUALCOSA? - In certi casi, quando si toccano certi argomenti ed all'indomani dell'ennesima emergenza, la sfiducia verso la classe dirigente è d'obbligo. La materia dei rifiuti, poi, è così delicata che il beneficio del dubbio e la diffidenza sembrano essere l'unica via. Tuttavia registriamo positivamente che, questa mattina, il Consiglio provinciale di Pescara ha adottato, a maggioranza, il parere di conformità della Regione Abruzzo sul Piano provinciale per la gestione dei rifiuti. Una buna notizia? Certamente sì! Ma di concreto, per ora, non c'è ancora nulla. «Ora - annuncia il presidente dell’Ente Guerino Testa - provvederemo a trasmettere il Piano ai 46 Comuni e saranno loro, entro 60 giorni, a formulare alla Provincia eventuali osservazioni che dovranno essere sottoposte all'esame del Consiglio». Dunque, la palla passa ora ai Comuni ma è difficile credere che prima dei due mesi si potrà concludere questo benedetto "iter" e passare alla fase operativa. Infatti, nel pescarese, comuni importanti come Montesilvano e Spoltore - quasi 80mila abitanti che producono immondizia - sono alle prese con le elezioni amministrative ed i probabili ballottaggi. Per cui il "sogno" di risovere, almeno sotto l'aspetto burocratico, questa situazione in tempi brevi appare francamente improbabile.
COSA PREVEDE IL PIANO RIFIUTI - Per quanto la Provincia di Pescara non si può dire che non abbia lavorato ed alacremente per stringere al massimo i tempi. Non è mancato neppure il parere di conformità sul "piano rifiuti" da parte della Regione. D'altronde come poteva la giunta del "Governator" Gianni Chiodi opporre questioni all'amico e collega Testa? (Ndr. entrambi sono commercialisti). Ma cosa prevede questo sconosciuto? «Il Piano, - ha spiegato Guerino T. - punta molto sull'impiantistica pubblica e non prevede soltanto un sito da adibire a discarica residuale del ciclo ma indica più localizzazioni. In termini pratici non si parla solo di Piano di Sacco di Città Sant’Angelo ma anche, ad esempio, di Cugnoli (che è un sito pubblico, di proprietà del Comune): tutte aree già inserite in questo strumento e ora esplicitate in maniera compiuta. Non è corretto né opportuno, poi, ridurre questo il Ppgr solo alla creazione di una discarica che peraltro riguarda la parte residuale dei rifiuti. Bisogna sottolineare invece che questo Piano prevede anche l’impiantistica per l’organico, le stazioni ecologiche, i centri di raccolta, l’impianto di compostaggio per il verde, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti, per arrivare alle percentuali imposte dall’Europa». Non male: tanto per essere un pò buoni. Comunque è un passo in avanti verso un effettivo adeguamento agli standard europei. Resta due nodi da sciogliere: il primo sono i tempi mastodontici della macchina amministrativa, il secondo riguarda la localizzazione del sito dove verrà ubicata questa nuova discarica. Chi si farà avanti?
Marco Le Boeuf