Moda: Prada, il marchio assume oltre 300 figure lavorative

Ripartire dalla manualità, dall'artigianalità, dai giovanissimi mossi da entusiasmo verso il "saper fare".

Moda: Prada, il marchio assume oltre 300 figure lavorative

Il nuovo progetto di Prada, che prenderà il via nel 2015, si chiama Prada Technical Academy e intende creare un bacino di giovani tecnici che garantisca un ricambio di conoscenze specialistiche nel settore manifatturiero del lusso e di costituire un riferimento specifico e costante per lo sviluppo del know-how in ambito pelletteria, calzature e abbigliamento.


Il progetto prevede la realizzazione di una scuola in Toscana in una posizione baricentrica rispetto sia al polo industriale di Prada sia al bacino di elezione delle competenze tecnico-specialistiche che costituiscono il ‘dna’ della manifattura made in Italy nella regione Toscana.

Si chiamerà Prada Academy e aprirà le porte a 60 ragazzi dai 16 ai 21 anni in arrivo dal mondo. E’ questo l’ultimo ambizioso progetto di Patrizio Bertelli il patron di Prada che ha in mente una vera e propria accademia per i giovani. Una scuola che aprirà nel 2015 in Valdarno. Qui i ragazzi potranno imparare a usare le mani e a specializzarsi nella produzione di manufatti. Parola di Patrizio Bertelli, ceo e co-fondatore di Prada con la moglie Miuccia Prada anche lei amministratore delegato, che svela il progetto culturale agli investitori. E i ragazzi della Prada Academy avranno per maestri i pensionati più esperti del gruppo, ex dipendenti disposti a insegnare i segreti del mestiere.
«Entro il 2016 il saldo positivo di nuovi ingressi in Italia sarà di 1.500 persone - ha detto Bertelli a margine della presentazione dei conti agli analisti - Il 60% dei nuovi assunti italiani sarà nell’industria e nel corporate mentre nel mondo la maggioranza sarà nel retail». E che al gruppo servano giovani è evidente: solo il marchio Prada quest’anno aprirà nel mondo 50 nuovi spazi, che salgono a 80 contando anche Miu Miu e Church. Prada conferma le aperture in Arabia Saudita e Sudafrica. E le stime sono di un mondo in crescita: il gruppo prevede che nel 2016 il mercato internazionale del lusso aumenti fino a 245-255 miliardi di euro contro i 217 del 2013.
 
Redazione Independent